La movida selvaggia sta creando problemi ai residenti del centro storico di Caserta, in particolare nelle vie Ferrante, Maielli, Mazzocchi, Sant’Agostino, largo Sant’Elena, Gasparri, Vico e largo San Sebastiano. La musica ad alto volume, le risse, i vetri rotti e la sporcizia stanno esasperando le centinaia di famiglie che lamentano disturbi alla quiete pubblica e rivendicano il diritto alla salute e al riposo. Nonostante l’esistenza di un regolamento comunale di Polizia urbana che vieta i suoni e i rumori provenienti dai locali, la situazione non sembra migliorare. I controlli delle forze dell’ordine sono inesistenti e la polizia municipale sembra non prendere sul serio le segnalazioni dei residenti.
Inoltre, le recensioni negative dei turisti sui siti di prenotazione online stanno danneggiando l’immagine della città . Le famiglie del centro storico stanno quindi decidendo di rivolgersi a un avvocato per ottenere un risarcimento danni. Il comandante della polizia municipale, Luigi De Simone, ha dichiarato che il regolamento è chiaro e che i titolari dei pubblici esercizi possono fare musica fino all’una di notte, a condizione che dispongano della Via. Gli agenti sono presenti sul territorio durante il fine settimana, ma le risorse sono limitate e non possono essere presenti ovunque.
L’assessore e vicesindaco Emiliano Casale ha dichiarato che il Comune ha introdotto turni straordinari per i vigili al fine di potenziare i controlli durante il fine settimana. Nonostante ciò, la presenza degli agenti non è sufficiente a limitare i danni ai residenti. I giovani che improvvisano partite di calcetto alle due del mattino nello spazio di piazzetta Correra stanno creando ulteriori problemi.
La situazione è insostenibile e i residenti del centro storico di Caserta chiedono un intervento deciso da parte delle autorità competenti per tutelare il loro diritto alla salute e al riposo. È necessario trovare una soluzione per conciliare la movida e la tranquillità dei residenti, al fine di preservare l’immagine turistica della città .