Un terribile incidente è avvenuto venerdì 23 giugno sulla Tangenziale di Napoli, costando la vita a due persone. La vittime sono Maria Vittoria Prati, una ricercatrice napoletana di 65 anni del Cnr, e Fulvio Filace, un laureando di 25 anni di San Giorgio a Cremano.
L’incidente è avvenuto a causa dell’esplosione di una bombola all’interno di una Polo Volkswagen, un prototipo di ibrido-solare. Gli esperti hanno rilevato la presenza di almeno una bombola, considerata un elemento apparentemente “anomalo” all’interno del veicolo.
La Polo Volkswagen era utilizzata da Maria Vittoria Prati per le sue ricerche nel campo dell’ingegneria meccanica. Fulvio Filace, invece, aveva scelto l’Istituto Motori per il suo tirocinio, che avrebbe dovuto condurlo alla laurea magistrale in Ingegneria Meccanica.
Questo tragico incidente solleva molti interrogativi sulla sicurezza dei veicoli ibridi-solari e sull’utilizzo delle bombole al loro interno. Le autorità competenti dovranno approfondire l’accaduto per comprendere le cause dell’esplosione e valutare eventuali misure di sicurezza da adottare per evitare simili tragedie in futuro.
La comunità scientifica e gli addetti ai lavori devono riflettere su questi incidenti e lavorare per garantire la massima sicurezza nelle loro ricerche e progetti. La vita delle persone è un bene prezioso che va tutelato in ogni modo possibile.
In questo momento di dolore e tristezza, è importante esprimere la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia. Che questo terribile evento sia un monito per tutti noi affinché la sicurezza sia sempre al primo posto in ogni ambito della nostra vita.