La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un’indagine sulla garante per i detenuti della Provincia di Caserta, Emanuela Belcuore, accusata di favorire l’ingresso di un cellulare all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Secondo l’ipotesi della Procura, la garante si sarebbe adoperata affinché un detenuto ricevesse una relazione di servizio “positiva” in cambio di un paio di scarpe fornite dalla sorella del detenuto, che è titolare di una boutique.

L’indagine è stata avviata sulla base delle annotazioni di servizio della polizia penitenziaria che lavora nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Questa struttura è tristemente nota per le violenze commesse dagli agenti penitenziari ai danni dei detenuti il 6 aprile 2020. Attualmente è in corso un maxi-processo con 105 imputati nell’aula bunker annessa al carcere per fare luce su questi fatti.

Tra le accuse mosse alla garante, c’è anche quella di aver avvisato il detenuto di un’imminente perquisizione al fine di permettergli di sbarazzarsi del cellulare che la garante stessa gli aveva procurato. La Procura ha disposto il sequestro dei dispositivi elettronici della garante al fine di verificare le accuse mosse nei suoi confronti.

È importante che le istituzioni penitenziarie siano imparziali e agiscano nel rispetto delle leggi. Qualsiasi comportamento illecito da parte di chi ha il compito di tutelare i diritti dei detenuti deve essere punito e condannato. In un contesto già segnato da violenze e abusi, è fondamentale che la giustizia faccia il suo corso e che vengano adottate misure per prevenire simili episodi in futuro.

Ora spetta alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere portare avanti l’indagine e accertare la veridicità delle accuse mosse alla garante per i detenuti della Provincia di Caserta. Soltanto attraverso un processo equo e trasparente sarà possibile stabilire la responsabilità di chiunque sia coinvolto in questa vicenda. La giustizia deve essere garantita per tutti, senza distinzioni, affinché si possa ripristinare la fiducia nel sistema penitenziario e assicurare il rispetto dei diritti umani anche di chi è privato della propria libertà.

Articolo precedenteNessun detenuto isolato: le dichiarazioni scioccanti dell’ex comandante sulla tortura a Santa Maria Capua Vetere
Articolo successivoIncidente a Scafati: conducente estratto illeso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui