Le baby gang stanno seminando paura nel quartiere Vomero di Napoli. Negli ultimi giorni, sono stati compiuti due raid violenti contro ragazzini presi di mira dai bulli. Le aggressioni seguono sempre lo stesso copione: iniziano con provocazioni e insulti, per poi sfociare in violenze gratuite. I genitori del quartiere hanno segnalato che durante l’ultimo assalto, i ragazzini sono stati minacciati con coltelli e persino con una pistola, anche se non è chiaro se fosse vera o falsa. È preoccupante la giovane età dei bulli, tra cui ci sono anche dodicenni. Questo fenomeno di violenza minorile è in aumento, come dimostrano i dati delle forze dell’ordine e i numerosi sequestri di armi tra i giovanissimi a Napoli. Il quartiere Vomero è particolarmente a rischio, ma nessuna zona è al sicuro da queste azioni violente, poiché ogni luogo frequentato dai giovani è a rischio. La presidente dell’associazione “Adulti Responsabili per un Territorio Unito contro il Rischio” suggerisce la creazione di luoghi di aggregazione per i giovani, al fine di diversificare i flussi e controllarli meglio. È importante aumentare la sicurezza con un piano ad alto impatto e una maggiore presenza delle forze dell’ordine, al fine di dare un segnale forte al territorio. Tuttavia, la soluzione principale per contrastare la devianza minorile è la cultura della responsabilità educativa, a partire dalle famiglie e con una prevenzione mirata nei contesti più svantaggiati economicamente, culturalmente e socialmente. È anche importante affiancare i ragazzi che escono dal carcere minorile con dei tutor, per evitare che ricadano nella delinquenza.

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