La febbre del tifo per la possibile vittoria del campionato da parte del Napoli sta infiammando tutta la città. I tifosi hanno iniziato a tappezzare le strade con bandiere e striscioni partenopei, e la richiesta di gadget raffiguranti la squadra e i suoi giocatori è cresciuta enormemente. Purtroppo, questa situazione è stata sfruttata da persone senza scrupoli che hanno iniziato a vendere merce contraffatta in bancarelle improvvisate. In molti casi, si sospetta che i profitti ricavati da queste vendite siano finiti nelle mani delle organizzazioni criminali.

Le forze dell’ordine stanno facendo del loro meglio per contrastare questa attività illegale, effettuando sequestri e multando i venditori. Ad Arzano, ad esempio, sono stati posti i sigilli a oltre tremila euro di merce contraffatta, e uno dei venditori è stato scoperto essere un percettore del reddito di cittadinanza.

Si teme che la camorra stia cercando di trarre profitto anche da questo business, come già accaduto in passato nella Maddalena. In questo quartiere, infatti, i boss impongono ai venditori ambulanti di pagare una sorta di tassa per poter allestire le loro bancarelle.

L’ultima conseguenza di questa situazione è stata l’agguato avvenuto dinanzi agli chalet di Mergellina, che ha visto rimanere gravemente ferito un diciannovenne. Questo episodio conferma come la lotta alla criminalità organizzata sia una priorità assoluta, e che sia necessario fare di tutto per evitare che la passione per il calcio sia sfruttata in modo scorretto.

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