L’incendio che ha distrutto il deposito della fabbrica di pomodori La Torrente a Sant’Antonio Abate è ancora al centro delle indagini della Procura di Torre Annunziata. I danni sono stati ingenti, con perdite per alcune centinaia di migliaia di euro, e la fabbrica ha avuto problemi nella lavorazione, in un momento cruciale del ciclo produttivo. Inoltre, l’area è stata sequestrata e alcune famiglie sono state evacuate per precauzione a causa dell’inquinamento.

Tutto sembra essere stato causato da alcuni fuochi d’artificio esplosi per festeggiare un matrimonio di una coppia di giovani che abitano vicino al deposito. I carabinieri, che stanno conducendo le indagini, hanno già identificato le persone coinvolte. Saranno poi gli esperti dei vigili del fuoco, insieme agli artificieri, a stabilire se le batterie di fuochi pirotecnici trovate e sequestrate sul ciglio della strada all’esterno del deposito siano state la causa dell’incendio.

Il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha dichiarato che se la causa dell’incendio fosse davvero dovuta ai fuochi sparati per il matrimonio, sarebbe gravissimo. Prima di tutto, si vuole sapere se questi fuochi erano autorizzati e gestiti da personale specializzato. Inoltre, Borrelli sottolinea che da anni si combatte contro l’utilizzo selvaggio e illegale di fuochi nel territorio, con conseguenti danni alle abitazioni, ai parchi e alle aree protette. Nonostante ciò, si continua con queste pratiche barbare e incivili, senza una reazione decisa da parte delle istituzioni che tollerano questa indecenza.

È importante che l’inchiesta della Procura di Torre Annunziata vada avanti per stabilire le responsabilità e le cause dell’incendio. È necessario che si faccia chiarezza su questo episodio e che si prendano provvedimenti per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. La sicurezza delle persone e la tutela dell’ambiente devono essere sempre una priorità, e l’utilizzo dei fuochi d’artificio deve avvenire nel rispetto delle norme e delle autorizzazioni necessarie.

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