Revocati gli arresti domiciliari per Fabio Papa: misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg. Il giudice Antonio Baldassarre ha accettato la richiesta del suo avvocato, Marco Argirò.

Fabio Papa è sotto processo insieme ai fratelli Ligato – Raffaele Antonio, Felicia, Pietro – accusati di estorsione, tentata estorsione e lesioni personali, aggravati dall’obiettivo di favorire il clan camorristico Lubrano-Ligato nel comune di Pignataro Maggiore. Tutti sono stati colpiti da provvedimenti cautelari in carcere dopo un’intensa attività investigativa condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, insieme ai colleghi del Comando Compagnia di Capua.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e firmate dal sostituto procuratore Simona Belluccio, sono state avviate ad agosto e condotte attraverso un’ampia piattaforma tecnica e una mirata attività esterna di verifica, che ha permesso di scoprire condotte estorsive decennali, a partire dal 2007, nei confronti di imprenditori del settore delle onoranze funebri a Pignataro Maggiore. Questi imprenditori, vittime di azioni intimidatorie, dovevano pagare una somma di 3000 euro al mese.

Gli inquirenti hanno anche accertato un presunto ulteriore caso di estorsione ai danni di un imprenditore di Pastorano, a cui veniva richiesto di consegnare un lotto del cimitero di Pignataro Maggiore o 18000 euro.

Infine, è stato documentato come gli indagati, per affermare la propria supremazia sull’area di influenza, abbiano fatto uso di atti intimidatori o violenti, come nel caso di un operaio di 56 anni di Pignataro Maggiore, aggredito per motivi futili con l’utilizzo di spray urticante e un tirapugni.

Tra gli avvocati impegnati nel procedimento ci sono Carlo De Stavola, Emilio Martino e Marco Argirò.

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