Il caso di Francesco Gioviale, il podista morto durante una gara ad Eboli e ritrovato qualche giorno dopo in un burrone in montagna, ha preso una nuova svolta. La procura di Salerno ha aperto un nuovo fascicolo e sta indagando sul medico e professore universitario napoletano Eugenio Di Vaia, che ha firmato il certificato di idoneità fisica per partecipare all’evento. Secondo la perizia medico legale eseguita da Gabriele Casaburi e Vincenzo Iorio, l’elettrocardiogramma svolto dal medico al Centro di Medicina dello Sport dell’Università federiciana di Napoli avrebbe rilevato dei parametri non buoni.

La cartella clinica di Gioviale ha rivelato che le anomalie riscontrate dall’elettrocardiogramma erano state notate anche dai medici sanitari, ma non è mai stato effettuato un approfondimento diagnostico. Gli esami al cuore effettuati durante l’autopsia hanno evidenziato una grave ipertrofia ventricolare sinistra incompatibile con lo sforzo fisico richiesto per l’attività agonistica che svolgeva.

La procura sta anche indagando sulle responsabilità degli organizzatori e dei soccorritori, come richiesto dalla famiglia di Gioviale. La famiglia ha sempre ritenuto che ci fosse stato un errore nell’avvio delle ricerche, avvenute in ritardo per premiare i vincitori della gara.

La certificazione di idoneità fisica di Gioviale risale al 2018, ma la procura è riuscita ad acquisire solo l’idoneità e non gli esami svolti. Negli anni successivi, il podista non si è sottoposto a visite mediche specifiche, probabilmente a causa della sospensione delle gare a causa del Covid. L’ultima visita medica risale al 2021, quando il medico ottenne il certificato nonostante l’anomalia riscontrata nell’elettrocardiogramma.

La tragedia è avvenuta alla fine di giugno 2022 durante il “Trail dei Monti Ebolitani”. La famiglia di Gioviale ha sempre dubitato della versione del malore e ha chiesto di indagare sulle responsabilità degli organizzatori e dei soccorritori. Le ricerche sono iniziate solo alle 19, quando l’atleta non ha raggiunto il traguardo, e il corpo senza vita è stato trovato solo la mattina successiva.

La procura continuerà a indagare sul caso, cercando di fare chiarezza sulle responsabilità del medico e degli organizzatori. La tragedia di Francesco Gioviale ha sollevato importanti questioni sulla sicurezza e la responsabilità nel mondo dello sport, mettendo in luce l’importanza di controlli medici accurati per garantire la salute degli atleti.

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