Un commovente addio a Francesco Giordano, il papà-eroe che ha perso la vita nel tentativo di salvare i suoi figli dalle onde agitate del mare. Una chiesa piena di parenti, amici e conoscenti ha partecipato al funerale, dimostrando il profondo cordoglio della intera città. Nonostante il caldo e l’atmosfera vacanziera, tutti hanno voluto salutare affettuosamente Francesco. Dopo due giorni nella cappella della Congrega di Santa Margherita, la salma è stata trasferita nella Collegiata di San Giovanni Battista. Durante la cerimonia funebre, sentimenti di angoscia, rabbia e commozione hanno accompagnato la bara fino al cimitero. Alla fine della funzione, un caloroso applauso ha rotto il silenzio. Presenti i genitori anziani, le tre sorelle e la moglie con i due figli accanto alla bara. La celebrazione è stata officiata da monsignor Vincenzo Leopoldo, parroco della chiesa madre cittadina.
“Il Signore accoglierà Francesco tra le sue braccia caritatevoli, lui che ha dato la vita per salvare i suoi amati figli. Risorgerà in cielo per vegliare sui suoi affetti e sulla sua amata famiglia.” Franco, come veniva chiamato dagli amici, viveva da molti anni ad Altopascio, un piccolo centro in provincia di Lucca, dove si era stabilito e aveva trovato lavoro. Una vita tranquilla, semplice, senza eccessi, incentrata sull’amore per la famiglia e sugli impegni quotidiani. Questo stile di vita era in perfetta continuità con la sua infanzia e adolescenza trascorse nel popolare rione Colombo e nel “ballatoio” di via Cervinia, luogo di ritrovo e lunghe partite di calcio con i ragazzi della sua generazione. Una vita spezzata prematuramente in una calda giornata d’agosto, diventata improvvisamente tragica e luttuosa. La notizia si è diffusa rapidamente in tutta la città, causando sgomento e dolore. Questa ferita sanguinante avrà bisogno di tempo per guarire. Anche il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia attraverso un post su Facebook.