Un nuovo femminicidio è avvenuto, nonostante il tentativo di un residente del parco di evitare la tragedia. Infatti, l’uomo ha inseguito l’assassino, che indossava pantaloni e camicia nera, con un cappello da pescatore scuro. Tuttavia, l’uomo è riuscito a fuggire in scooter, perdendo però il suo berretto, che è stato trovato e sequestrato dai militari dell’Arma.

Una testimone racconta di essere stata nel garage per controllare i lavori in corso nel palazzo quando ha sentito delle urla strazianti. Inizialmente ha pensato fosse una lite, ma le urla sono diventate sempre più strazianti, così ha deciso di andare a vedere. La scena che si è trovata davanti era terribile.

La testimone continua a raccontare che, mentre correva verso il luogo del delitto, ha chiesto a voce alta chi fosse presente. Una voce le ha detto di avvicinarsi. Quando è arrivata, ha visto qualcosa di spaventoso. La donna era stata accoltellata all’interno del bagagliaio dell’auto. C’era una pantofola a terra e il volto della vittima era coperto, forse nel tentativo di difendersi. È stato veramente terribile. La persona che ci ha chiamato ha detto di aver sentito delle urla e, entrando nel garage, ha visto il cadavere, ma non ha visto chi lo ha ucciso.

D’altra parte, una signora del palazzo di fronte ha visto un uomo che usciva di corsa, vestito di nero con pantaloni e camicia nera a maniche lunghe, indossando un cappellino da pescatore e con un pugnale sporco di sangue in mano. Il marito della testimone che si era affacciato ha preso la moto per inseguirlo, ma ha perso le sue tracce. Continuando la ricerca, però, ha trovato il cappellino a terra, nella zona di San Liborio. I carabinieri sono riusciti a recuperarlo. Nel frattempo, abbiamo chiamato la polizia e l’ambulanza, pensando che la vittima fosse ancora viva, ma ben presto abbiamo capito che non era così.

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