La morte di Francesco Giordano, avvenuta nel reparto di rianimazione dell’ospedale Ruggi di Salerno, ha suscitato indignazione e rabbia nella sua famiglia. I parenti hanno sporto denuncia e chiesto un’inchiesta per fare chiarezza sulle cause della morte e individuare eventuali responsabilità da parte del personale medico che ha curato il paziente.
Al momento, è difficile ricostruire con precisione quali siano stati i professionisti che hanno avuto in cura Francesco, affetto da ernia addominale. Il pubblico ministero Alessandro Di Vico sta procedendo contro ignoti in questa fase iniziale delle indagini. È possibile che nelle prossime ore vengano emessi avvisi di garanzia che consentirebbero alle persone coinvolte di nominare periti di parte per partecipare agli esami sulla salma del 44enne.
L’autopsia verrà eseguita nella Procura di Salerno nella tarda mattinata di lunedì. Dipenderà dall’avanzamento delle indagini condotte dai carabinieri di Salerno, guidati dal maggiore Antonio Corvino, se l’accertamento verrà svolto nella stessa giornata. La famiglia di Francesco ha già incaricato il medico legale Giovanni Zotti come perito di parte.
La storia di Francesco Giordano è stata segnata da venti giorni di sofferenza e interventi chirurgici non risolutivi. Dopo essere stato dimesso inizialmente, è stato ricoverato in attesa di un’operazione per l’ernia addominale. Sono stati effettuati due interventi, ma nessuno dei due ha risolto il problema. Infine, è stata eseguita una tracheotomia d’urgenza, ma le condizioni di Francesco sono peggiorate e ha sviluppato una grave insufficienza multi organo.
La reazione della famiglia è stata immediata, con la richiesta di chiarezza sulle cause della morte e sulle eventuali responsabilità. La salma è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo, il chiosco storico all’imbocco di via dei Mercanti è diventato meta di numerosi salernitani per rendere omaggio a Francesco. La famiglia è chiusa nel dolore e ora la priorità è capire cosa sia accaduto al loro caro.
Francesco era conosciuto come un uomo buono, cordiale, gentile e amico di tutti. La sua morte ha lasciato un vuoto nel cuore antico della città. La sua famiglia lo ricorda come un gigante buono e l’anima di quel luogo sempre allegro e colorato. Sarà molto mancato.