“Appello disperato dei genitori di bambine vittime di abusi sessuali: aiutateci a cambiare città per proteggere i nostri figli”

In occasione del Consiglio dei ministri di oggi, i genitori di una delle due cuginette che sono state vittime di abusi sessuali ripetuti hanno lanciato un appello allo Stato chiedendo di essere aiutati a lasciare il Parco Verde e cambiare città, al fine di garantire un futuro ai loro figli e proteggerli dalla pedofilia, dalla prostituzione e dalla criminalità. Secondo le denunce presentate ai carabinieri nei mesi scorsi, le bambine sono state vittime di abusi sessuali da parte di giovani e giovanissimi che, come loro, abitano a Caivano.

L’avvocato Angelo Pisani, che rappresenta la famiglia, ha chiesto che le istituzioni adottino una norma simile a quella che tutela i pentiti di mafia, offrendo ai genitori l’opportunità di iniziare una nuova vita con un nuovo nome, un nuovo lavoro e una nuova casa. Attualmente, il tribunale civile dei Minorenni di Napoli ha disposto l’allontanamento delle bambine dai luoghi in cui si sono verificati gli abusi e le ha collocate in una casa famiglia, dove possono incontrare i familiari in un ambiente protetto e sotto la supervisione di uno psicologo.

Pisani sottolinea che, a distanza di dieci anni dal caso di Fortuna Loffredo, nulla è cambiato nel Parco Verde. Egli sostiene che lo Stato dovrebbe aiutare i bambini che rischiano la vita in queste periferie degradate, proprio come fa con i pentiti di camorra. Pisani fa riferimento al caso di Fortuna, una bambina che nove anni fa fu uccisa dall’uomo che la sottoponeva ad abusi sessuali, ai quali la piccola vittima si era ribellata.

Secondo l’avvocato, la vera salvezza per i bambini arriva quando vengono allontanati dal pericolo insieme alla loro intera famiglia, in modo da non privare le piccole vittime degli abusi dell’affetto familiare. Sul fronte delle indagini, le Procure dei Minorenni di Napoli e di Napoli Nord mantengono il massimo riserbo. Nelle denunce presentate due mesi fa si è sospettato l’esistenza di una banda composta da un adulto e da 4-5 minorenni. Attualmente sono in corso accertamenti per stabilire la verità e l’analisi dei cellulari sequestrati alle persone coinvolte potrebbe fornire un contributo importante alle indagini.

È importante sottolineare che la tutela dei minori e la lotta contro gli abusi sessuali devono essere una priorità per lo Stato. È fondamentale garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, offrendo loro la possibilità di vivere in un ambiente sano e protetto. Speriamo che questo appello dei genitori delle bambine vittime di abusi sessuali venga ascoltato e che siano prese misure adeguate per proteggere i minori e punire i responsabili di tali crimini. Solo così potremo costruire un futuro migliore per i nostri figli.

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