Una terribile storia di violenza si è consumata in una casa lungo una strada che porta al mare, in una sorta di “ghetto” a Mondragone, dove vive una comunità di cittadini bulgari che vengono considerati “forza lavoro” per i campi. Un uomo di 36 anni ha costretto la sua ex compagna a seguirlo per poi pretendere da lei e dalla figlia di 10 anni un rapporto sessuale orale. Ora, dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, minacce, lesioni personali, tentata violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo le indagini, il 36enne, originario della Bulgaria, si è presentato nell’abitazione dell’ex compagna, una donna di 26 anni, nel corso della notte.
Era circa l’1:30 quando la donna è stata avvisata da un coinquilino che il suo ex compagno era in strada e voleva parlarle. Credendo che avesse qualcosa di importante da dirle, è scesa portando con sé la sua bambina che non voleva lasciare sola in casa. Ma quando si è avvicinata alla sua auto, è stata invitata, con toni aggressivi, a salire in macchina. Al suo rifiuto, l’ex compagno l’ha seguita dentro casa dicendo che voleva, da entrambe, un rapporto orale. Dopo essere stato messo alla porta, è riuscito ad aggredire l’ex e a trascinarla per i capelli fino alla macchina. Dopo averla picchiata e costretta ad entrare nella vettura insieme alla bambina, si è diretto verso la strada Domitiana. Fermatosi all’altezza del bar Domizia, è sceso dall’auto intimando alle vittime, minacciandole con un bastone di ferro, di non scendere dalla macchina. Approfittando di un momento di distrazione, però, madre e figlia sono riuscite a fuggire rifugiandosi in una vicina pasticceria. Da lì, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri di Mondragone che sono arrivati sul posto e hanno individuato e bloccato l’uomo. Durante l’arresto, il 36enne si è mostrato poco collaborativo, opponendo resistenza. La vittima, nel presentare denuncia su quanto accaduto, ha precisato che l’uomo non aveva mai avuto atteggiamenti violenti nei suoi confronti e nei confronti della figlia in passato. L’arrestato è stato portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. All’interno della sua auto, i carabinieri hanno sequestrato il bastone di ferro con cui ha minacciato le vittime. Dopo l’aggressione subita, la donna ha dovuto ricorrere alle cure mediche e le è stata diagnosticata una guarigione in sette giorni.