Indagine in corso sull’incidente ferroviario a Brandizzo: nuove ipotesi suggeriscono errori umani come causa della tragedia. Secondo le prime testimonianze raccolte dalla procura di Ivrea, sembrerebbe che gli operai abbiano utilizzato una pratica pericolosa per accelerare i lavori, iniziando le attività ferroviarie prima dell’orario concordato e segnalando l’arrivo dei treni tra colleghi con un sistema di allarme visivo. Questo sviluppo è stato confermato da un ex collega dei cinque operai deceduti nell’incidente, che ha dichiarato che si andava prima sul binario per finire prima i lavori. La procura sta approfondendo questa nuova linea investigativa. Un altro elemento chiave è la testimonianza di una dipendente delle Ferrovie che si trovava nella sala controllo di Chivasso la sera dell’incidente e ha comunicato con il collega sul posto. Le sue telefonate registrate suggeriscono che abbia lanciato avvertimenti che sono rimasti inascoltati. La giovane dipendente sta fornendo una testimonianza preziosa per comprendere meglio le circostanze dell’incidente. Nel frattempo, le famiglie delle vittime stanno cercando di fornire elementi utili per il riconoscimento dei corpi, come tatuaggi e arcate dentarie. Solo dopo questa fase sarà possibile concedere il nullaosta per i funerali delle vittime.