Caro Avv. Antonio Postiglione, Responsabile della Direzione della Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario,

Le scrivo per chiederle il motivo per cui i medici specialisti ospedalieri e ambulatoriali ASL in Campania non emettono ricette dematerializzate o con ricettario regionale e spesso omettono e rifiutano di emettere la certificazione telematica di malattia. I medici di medicina generale della regione si trovano costantemente a dover entrare in conflitto con i propri pazienti a causa di queste omissioni da parte dei medici specialisti ospedalieri e ambulatoriali ASL. Nonostante la legge e le normative vigenti, comprese le delibere regionali emesse dalla Regione Campania nel 2016, impongano a ogni medico che ha in carico un paziente di emettere le proprie ricette del Sistema Sanitario Nazionale e/o Regionale e di emettere telematicamente un certificato di malattia INPS, i medici specialisti sembrano ignorare tali obblighi.

Alcuni Direttori del Distretto, interpellati sulla questione, hanno interpretato questo obbligo di legge come una richiesta sindacale. Tuttavia, come è noto, una richiesta sindacale riguarda una richiesta di compensi economici e nessun medico di medicina generale napoletano o campano ha mai chiesto un compenso per rilasciare certificati di malattia ai lavoratori dipendenti. I medici di medicina generale chiedono semplicemente che i pazienti che sono già in cura presso strutture ospedaliere, specialisti ambulatoriali ASL, medici di cliniche convenzionate e privati, non vengano più indirizzati a loro. Questo mette i medici di medicina generale nella difficile posizione di dover scegliere se configurare un reato di falso ideologico, poiché un certificato di malattia non può essere emesso quando il paziente è stato visitato da un altro medico che ha stabilito la prognosi, o se discutere con il paziente che rivendica il suo diritto alla certificazione della malattia, omessa dal medico che lo ha visitato e ha stabilito la prognosi. Ricordo che ogni medico ha l’obbligo di legge e deontologico di emettere una prognosi (compresa una prognosi di 0 giorni).

Inoltre, la prescrizione dematerializzata è un obbligo di legge, sia nazionale che regionale, e contrattuale per ogni medico dipendente e convenzionato del Sistema Sanitario Nazionale. Invece, al momento attuale, nessun medico specialista ospedaliero o ambulatoriale ASL emette le proprie ricette, ad eccezione di qualche oncologo. Allo stesso modo, ci sono medici specialisti che inviano pazienti con prescrizioni su carta intestata ai medici di famiglia, costringendoli a copiare ciò che non è stato messo su ricetta del SSN dal professionista specialista. Inoltre, medici specialisti ospedalieri e ambulatoriali ASL prescrivono farmaci senza redigere il relativo piano terapeutico, dicendo al paziente che quel piano deve essere redatto dal medico di famiglia. Tuttavia, nelle vicine regioni Lazio e Sicilia, così come in tutte le altre regioni d’Italia, ogni medico dipendente e convenzionato del SSN emette le proprie ricette SSN e adempie ai propri obblighi di legge e contrattuali.

Infine, desidero sottolineare che secondo la legge, quando un cittadino si rivolge a un medico privato, esce dal Sistema Sanitario Nazionale Pubblico e quindi ciò che il medico privato prescrive non può essere “riciclato” dal medico di medicina generale con proprie ricette SSN.

A proposito di tutto ciò, chiederei gentilmente di emettere una circolare da inviare a tutte le AASSLL campane e a tutti i Direttori delle Aziende Ospedaliere campane, riguardante tutti i temi descritti. È necessario che venga finalmente ripristinato l’ordine in Regione Campania, come è già stato fatto per le certificazioni di malattia dagli Ordini dei Medici-Chirurghi della Provincia di Napoli, Caserta e Avellino, e dal Direttore UOC Cure Primarie ASL Napoli 2 Nord nei mesi scorsi.

Non è più possibile lavorare serenamente negli studi di Medicina Generale, se ogni giorno bisogna discutere con i propri pazienti a causa del caos su chi debba fare cosa. Sarebbe opportuno che i dirigenti sanitari, regionali e aziendali, rafforzino i loro strumenti e con l’autorità e la responsabilità che il loro ruolo impone, forniscano spiegazioni esaustive ai cittadini e a tutti i medici che operano nel Sistema Sanitario regionale campano, sottolineando anche le sanzioni per i professionisti negligenti. Infatti, i conflitti con i pazienti possono portare a controversie legali o atti di violenza, come spesso leggiamo sui giornali. L’omissione di pareri, controlli e sanzioni da parte di chi ha il compito di vigilare e rispettare la legge potrebbe configurare un reato.

Altrimenti, si dichiari chiaramente che in Regione Campania il medico di medicina generale deve fare da copiatore di altri medici, in modo che i medici di famiglia sappiano qual è il loro vero ruolo e si riservino di esercitarlo. In questo modo, eventuali reati di falso ideologico e di inappropriatezza prescrittiva saranno condivisi con la dirigenza sanitaria.

Ovviamente, tutto ciò influisce negativamente sull’assistenza medica ai cittadini che, rispetto ai cittadini di altre regioni, sono costretti a fare innumerevoli passaggi per accedere a una visita specialistica o a un esame diagnostico. Inoltre, viene negato loro il certificato telematico di malattia da parte dei medici ospedalieri e del Pronto Soccorso.

Chiedo quindi di emettere una circolare che affronti tutti questi problemi e che venga inviata a tutte le AASSLL campane e a tutti i Direttori delle Aziende Ospedaliere campane, in modo da porre finalmente ordine in Regione Campania. È necessario che i dirigenti sanitari, attraverso i loro strumenti e con l’autorità e la responsabilità che il loro ruolo impone, forniscano spiegazioni esaustive ai cittadini e a tutti i medici che operano nel Sistema Sanitario regionale campano. È importante sottolineare anche le sanzioni per i professionisti negligenti, in modo da evitare conflitti con i pazienti che potrebbero sfociare in contenziosi legali o atti di violenza. L’omissione di pareri, controlli e sanzioni da parte di chi ha il compito di vigilare e rispettare la legge potrebbe configurare un reato.

Firmato,
Dr. Salvatore Caiazza
Vicesegretario Vicario FIMMG Napoli ASL Napoli 2 Nord

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