Marco Aiello, nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato arrestato e portato in isolamento nel carcere di Fuorni. È stato interrogato dal pm Licia Vivaldi, alla presenza del suo avvocato Leopoldo Suprani. Al momento, l’accusa è di omicidio volontario per aver ucciso sua moglie Maria Rosa Troisi con un colpo di coltello alla gola. Tuttavia, il racconto del 39enne idraulico deve ancora essere verificato: i risultati delle indagini scientifiche dei carabinieri e dell’autopsia affidata al medico legale Mastrangelo saranno fondamentali per chiarire la dinamica e confermare, eventualmente, la versione dell’indagato. Gli investigatori dovranno ora verificare il racconto anche attraverso l’ascolto di testimoni, parenti e amici stretti della coppia, che recentemente aveva venduto la propria casa nel centro di Battipaglia per trasferirsi in zona Lago, in via Flavio Gioia, dove vivono anche i genitori di Marco, attualmente affidatari dei loro due figli piccoli. La gelosia sembra essere stata la causa della lite scoppiata tra la coppia mercoledì mattina. Una discussione come tante che si ripetevano con una certa frequenza perché Marco, come ha confessato durante l’interrogatorio, era convinto che sua moglie lo tradisse. Questo dettaglio è stato raccontato anche dai vicini di casa, ma sarebbe smentito da persone vicine alla coppia. Maria Rosa, infatti, non usciva molto di casa e la sua vita era dedicata alla famiglia. Nella loro villetta monofamiliare di fronte al mare, in una zona prevalentemente balneare, vivevano di fronte ai suoceri con i figli sempre con loro, spesso liberi di giocare con i bambini stranieri della zona lungo il viale cieco che passava davanti alla loro abitazione. Alcuni sussurrano che Marco fosse “malato di gelosia”, ma la versione che ha dato ai carabinieri e al sostituto procuratore è diversa. La confessione di Marco Aiello, che ha subito ammesso l’omicidio della moglie (erano soli in casa), sarebbe semplice: avevano iniziato a litigare dalla mattina e lui aveva preferito portare i figli dai genitori. Tornato a casa, la discussione con Maria Rosa sarebbe continuata e lei lo avrebbe minacciato con un coltello. A quel punto, lui avrebbe chiamato il 112 per chiedere aiuto. Poi è successo qualcosa e le parti si sono invertite: ha preso un coltello da cucina e ha colpito la gola della moglie, tagliandole probabilmente la giugulare. Questa versione, ovviamente, non può essere contestata dalla vittima, ma potrebbe essere smentita o confermata dall’esame autoptico. È necessario capire se la donna aveva davvero un coltello in mano e, soprattutto, se ci sono segni di violenza sul suo corpo. I vicini sono tutti concordi nel dire che Marco e Maria Rosa erano persone perbene. Lui era un grande lavoratore, lei una splendida madre. Alcuni dicono che entrambi erano anche molto belli. Nessuno ha mai sentito particolari litigi tra i due, ma si vocifera della gelosia di Marco e dei presunti tradimenti di lei nella zona. Tuttavia, molti riferiscono che i due avevano una vita di coppia regolare, tanto che la sera prima erano seduti sulla panchina davanti casa a giocare e sorridere con i loro figli. Quello che è successo la mattina dopo rimarrà per il momento un segreto affidato solo alle parole di Marco, unico testimone della tragedia che si è consumata. È un uomo innamorato, forse ossessionato dalla gelosia, ma, dicono molti, “non è un assassino”. Tuttavia, ha commesso l’omicidio e restano ancora molti dubbi su quanto accaduto.

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