NAPOLI. Un episodio di violenza si è verificato a Napoli, quando il marito di una donna soccorsa ha minacciato di distruggere l’ambulanza se non avesse potuto scegliere l’ospedale in cui venire trasportata sua moglie. L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate ha segnalato il caso, che rappresenta l’aggressione numero 46 del 2023, per un totale di 70 aggressioni dall’inizio dell’anno. Secondo quanto riportato sulla pagina Facebook di NtI, l’episodio si è verificato a via Petrarca. Un’ambulanza è stata allertata per una paziente oncologica che aveva perso conoscenza. Tuttavia, una volta arrivati sul posto, gli operatori sanitari hanno trovato la paziente lucida e cosciente. Il marito ha invitato la moglie ad andare in ospedale per ulteriori controlli e l’equipaggio ha contattato la Centrale operativa per conoscere l’ospedale di destinazione. La Centrale ha indirizzato l’ambulanza all’ospedale Fatebenefratelli, ma il marito non era d’accordo e ha minacciato di sequestrare e distruggere l’ambulanza se non fossero andati al Cardarelli. L’equipaggio, sorpreso dalle parole forti del marito, ha deciso di trasportare la paziente con mezzi propri prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La postazione 118 del San Paolo ha annunciato che presenterà una denuncia regolare. L’associazione NtI ha sottolineato che si tratta di un’ennesima aggressione all’interno delle mura domestiche del paziente e ha criticato la mancanza di telecamere di sicurezza all’interno delle ambulanze. NtI ha anche segnalato un furto avvenuto in un’altra ambulanza a Napoli. Un’ambulanza del 118 è stata allertata per una giovane ragazza ubriaca in via Toledo. Durante l’intervento, qualcuno ha rubato lo zaino personale dell’autista soccorritore dall’abitacolo del mezzo. L’equipaggio si è recato in Questura per sporgere denuncia e l’associazione ha chiesto che le telecamere del mezzo di soccorso vengano controllate per individuare il colpevole. NtI ha lanciato un appello affinché lo zaino venga restituito, poiché contiene documenti indispensabili per il lavoro del soccorritore. L’autista, infatti, non potrà tornare a casa dopo 12 ore di lavoro poiché le chiavi della macchina erano all’interno dello zaino rubato.

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