Il Comune di Ravello ha presentato una richiesta per spostare le barriere che delimitano l’area soggetta a sequestro sulla ex SS 373 Ravello-Castiglione, dove lo scorso 8 maggio è avvenuto l’incidente che ha causato la morte del giovane conducente Nicola Fusco, originario di Agerola. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, la richiesta è stata avanzata dal sindaco Paolo Vuilleumier, in accordo con il sindaco di Scala Ivana Bottone, ed è stata trasmessa al pm Carlo Rinaldi, responsabile dell’inchiesta su Cigliano.

Le principali conseguenze di questa restrizione riguardano il trasporto pubblico: è vietato il passaggio a tutti i veicoli con una lunghezza superiore a otto metri. Questo ha comportato l’utilizzo di minibus della ditta privata Riccitelli per garantire i collegamenti tra Amalfi e la Città della Musica. La situazione si è aggravata ulteriormente con l’inizio dell’anno scolastico.

Nella giornata di ieri è arrivato il consulente tecnico nominato dalla Procura per effettuare le perizie sulla consistenza dei muretti e dell’asfalto. Palazzo Sant’Agostino avrebbe già stanziato i fondi necessari per consentire la ricostruzione sicura delle protezioni, ma ciò sarà possibile solo una volta che l’area sarà liberata dal sequestro.

L’auspicio delle amministrazioni locali è quello di accelerare i tempi per ripristinare la strada allo stato in cui si trovava prima dell’incidente di Cigliano. Con l’inizio dell’autunno e l’aumento delle piogge, infatti, diventa ancora più importante garantire la piena sicurezza dell’area.

L’episodio del furgone che, durante un temporale, ha avuto seri problemi nel percorrere la curva che è stata teatro del tragico incidente dell’8 maggio scorso, ha nuovamente messo in evidenza questa problematica. È necessario intervenire al più presto per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.

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