La polizia postale di Bari ha recentemente smascherato una banda specializzata in truffe informatiche, in particolare nelle tecniche dello smishing-spoofing. Dopo un’indagine approfondita, sono stati individuati e indagati tre soggetti, alcuni dei quali residenti a Sarno, accusati di aver ingannato un uomo e indotto quest’ultimo a rivelare i codici personali del suo home banking, svuotando così il suo conto corrente online.
La vittima, dopo essere stata ingannata, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale per segnalare l’accaduto e denunciare il furto di una cospicua somma di denaro. L’uomo ha raccontato di aver ricevuto inizialmente un messaggio che recitava: “Gentile cliente, per motivi di sicurezza la sua utenza sta per essere sospesa. La invitiamo a verificare…” Il messaggio lo invitava a cliccare su un determinato “link”. Successivamente, fingendosi operatori dell’istituto bancario, i truffatori hanno contattato telefonicamente il cliente e lo hanno convinto a comunicare i codici ricevuti tramite SMS. Questi codici sono stati utilizzati per modificare i dati del conto corrente associato all’utente, consentendo così agli aggressori di accedere al conto e di effettuare cinque bonifici per un totale di 55.754 euro.
Dopo le indagini preliminari, gli indagati, difesi dall’avvocato Emanuele Esposito, dovranno presentarsi per essere interrogati presso il tribunale di Salerno. La tecnica dello smishing è una forma particolare di phishing che sfrutta i telefoni cellulari come piattaforma di attacco. Gli aggressori inviano un SMS al cellulare della vittima, inducendola a comunicare informazioni personali, come nel caso qui descritto, dati anagrafici e numero di telefono.
Lo spoofing, noto anche come truffa telefonica, indica quando un malintenzionato effettua chiamate o invia SMS ingannevoli alle proprie vittime, fingendosi qualcuno che non è. L’obiettivo dell’aggressore è indurre la vittima a rivelare informazioni sensibili o a compiere azioni che vadano a suo sfavore, come ad esempio effettuare pagamenti non autorizzati.
Questo caso dimostra l’importanza di essere sempre vigili e attenti alle comunicazioni che riceviamo, soprattutto quando si tratta di informazioni personali o finanziarie. È fondamentale diffidare di messaggi o chiamate sospette e, in caso di dubbio, contattare direttamente l’istituto bancario o l’organizzazione coinvolta per verificare la veridicità delle richieste. La Polizia Postale svolge un ruolo fondamentale nel contrasto di queste truffe informatiche e nella tutela della sicurezza dei cittadini.