Nel quartiere di Scampia, a Napoli, è stata scoperta una fabbrica di esplosivi abusiva situata tra le case del Parco Fiorito. Durante un’operazione di controllo, i carabinieri hanno notato due uomini davanti a un box del civico 29. La strada in cui si trovava il box è circondata da garage e cantine, e divide due parchi residenziali molto popolati. All’interno del locale è stata trovata una grande quantità di polveri esplosive, che avrebbero potuto demolire un edificio. Sono stati sequestrati oltre cento chili di polveri, barili di latta e sacchi contenenti polvere da sparo, nonché scaffali pieni di materiale per confezionare fuochi d’artificio. Gli artificieri dell’Arma sono intervenuti sul posto, ma hanno dovuto aspettare l’alba per agire a causa delle difficoltà ambientali e della pericolosità dell’esplosivo. Durante la notte, i carabinieri hanno presidiato l’area per evitare incidenti. Il box, utilizzato illegalmente per la fabbricazione e il deposito di materiale pirotecnico, è stato sequestrato. Nel bilancio dei sequestri sono stati trovati polveri da sparo, ordigni artigianali e materie prime per la loro produzione. In particolare, sono stati trovati 75 chili di perclorato di potassio, una base per creare esplosivi ad alto potenziale, un barile di polvere pirica di altra natura, rotoli di miccia e scatole di ordigni. I responsabili della fabbrica, Raffele Scuotto e Vincenzo Esposito, già noti alle autorità, sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Poggioreale. Sono accusati di detenzione illegale di esplosivi. I carabinieri stanno ancora indagando per scoprire la destinazione e soprattutto la provenienza di una così grande quantità di esplosivi.

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