Continuano gli episodi di violenza nel centro storico di Benevento. L’ultima aggressione si è verificata nella notte tra sabato e domenica, tra piazza Vari e piazza Piano di Corte. Due giovani, già noti alle forze dell’ordine, hanno aggredito due coetanei a causa di una precedente discussione avvenuta la sera prima. Purtroppo, durante la lite, anche una ragazza è stata ferita alla testa da una sedia. La giovane è stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove le è stata prescritta una prognosi di due giorni. Tuttavia, poco prima del suo rilascio, ha accusato un malore ed è stata trattenuta per ulteriori accertamenti. Uno degli aggressori è stato identificato sul posto e portato in caserma, mentre il secondo è stato successivamente identificato. Al momento, non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei due. Sono in corso indagini per identificare gli altri due protagonisti e per determinare se si tratta di una lite o una rissa. Questi episodi di violenza nel centro storico sono purtroppo diventati un triste leitmotiv delle ultime settimane per la movida sannita. Anche in passato si sono verificate aggressioni simili, che hanno causato feriti e caos generale. Questa situazione danneggia sia gli esercizi commerciali della zona che i residenti. Il presidente del Comitato di Quartiere Centro Storico, Luigi Marino, afferma che la violenza nel centro storico è ormai all’ordine del giorno e allarma tutti. È necessario porre maggiore attenzione ai controlli nel centro storico, soprattutto durante i fine settimana, quando c’è una grande affluenza di giovani. È importante riflettere sul futuro del centro storico e sull’attenzione data ai giovani. Il centro dovrebbe essere un luogo di cultura e di divertimento positivo. L’amministrazione e gli altri partner dovrebbero riflettere su come coinvolgere i giovani e stabilire regole chiare sulla somministrazione di alcolici, sulla chiusura dei locali e sulla cessazione della musica. Ovviamente, i locali non sono la causa di questa situazione e bisogna riconoscere i soccorsi prestati dagli esercenti. Il problema è più ampio e sociale, richiede un lavoro educativo e valoriale sui giovani. È necessaria la collaborazione di tutte le parti interessate per risolvere questo evidente problema.

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