I militari del Gruppo carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di una persona ritenuta gravemente indiziata di concorso nell’omicidio di Giuseppe Zincone e Massimo Del Gaudio, avvenuto a Castellammare di Stabia nel 2004. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia. Il reato è aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il crimine con l’intento di agevolare l’organizzazione camorristica dei D’Alessandro, operante a Castellammare di Stabia.

La decisione della Dda è basata su “plurimi riscontri investigativi alle convergenti dichiarazioni, anche autoaccusatorie, di due collaboratori di giustizia, indagati nel medesimo procedimento rispettivamente quali mandante ed esecutore materiale dell’azione delittuosa”. Da queste dichiarazioni emergono indizi gravi: il coinvolgimento del destinatario del provvedimento cautelare come mandante ed esecutore materiale del duplice omicidio e la riconducibilità della vicenda alla faida sanguinosa tra il clan D’Alessandro e quello degli Omobono-Scarpa, a cui apparteneva Zincone, avvenuta tra il 1998 e il 2003.

L’arresto in carcere è stato eseguito dai carabinieri nei confronti di Antonio Occidente, 50 anni, che secondo gli inquirenti insieme al 43enne Pasquale Rapicano aveva pianificato l’agguato 15 giorni prima durante un summit. Zincone è stato sorpreso mentre era in sella a uno scooter guidato dal cognato Del Gaudio, estraneo alla camorra. Secondo le informazioni acquisite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e della Dda, il colpevole degli spari sarebbe Ciro Sovereto, 53 anni, che avrebbe utilizzato una pistola calibro 9 consegnatagli da Occidente, dopo essere stato avvertito da quest’ultimo dell’arrivo di Zincone, vero obiettivo dell’agguato. Il sicario si era appostato nell’androne di un palazzo e ha sparato due colpi al petto di Del Gaudio, che era alla guida dello scooter, e 3-4 colpi contro Zincone, il passeggero. I due sono poi andati a sbattere contro un muro con lo scooter e il killer si è avvicinato per sparare ancora diversi colpi di pistola contro Zincone, che era a terra.

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