Catturato anche il quinto uomo della banda scoperta a Napoli che truffava gli anziani con la tecnica del finto nipote. Secondo la ricostruzione degli investigatori, a capo dell’organizzazione ci sarebbe un 27enne che si sarebbe avvalso di quattro collaboratori per pianificare le truffe. Risultano indagate in totale 14 persone, tutte con ruoli differenti.

La centrale operativa è stata individuata dai carabinieri in via Duomo, nel centro storico di Napoli, a casa del 27enne. Era lui a gestire le utenze telefoniche dalle quali partivano le truffe del finto nipote e l’incontro del finto corriere. Accanto a lui, almeno quattro persone avrebbero organizzato l’intero gruppo, recuperando soldi e mezzi per gli spostamenti, coordinando gli altri indagati.

La banda, operante principalmente a Napoli, avrebbe organizzato trasferte per truffare anziani in diverse località, da Gaeta (Latina) a Castellabate (Salerno), passando per Caserta, Acerra, Volla, Torre del Greco e Castellammare di Stabia, fino a Piano di Sorrento e Sorrento.

Le vittime di questa banda criminale sono anziani, persone vulnerabili che vengono ingannate con la tecnica del finto nipote. Questo metodo prevede che un truffatore si faccia passare per un nipote o un parente lontano dell’anziano, chiedendo denaro per situazioni di emergenza o per pagare debiti immaginari. Spesso i truffatori fanno leva sulla fragilità e l’ingenuità delle persone anziane, cercando di convincerle a consegnare soldi o a effettuare bonifici.

È importante che le persone anziane siano consapevoli di questa tecnica di truffa e che siano in grado di riconoscerla e denunciarla alle autorità competenti. Inoltre, è fondamentale che gli anziani abbiano un supporto familiare e sociale, in modo da poter chiedere consiglio e aiuto in caso di necessità.

Le forze dell’ordine continuano a lavorare per smantellare bande criminali come questa e per proteggere gli anziani da truffe e abusi. È necessario che la società nel suo insieme si impegni a contrastare queste pratiche illegali e a tutelare i più deboli.

In conclusione, l’arresto del quinto membro di questa banda criminale è un importante passo avanti nella lotta contro le truffe agli anziani. È necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e ad adottare misure per prevenirlo e contrastarlo. Solo così potremo garantire una maggiore sicurezza e protezione per le persone anziane.

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