Indagini concluse sull’inchiesta sul clan Sangermano: ventuno avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati emessi nei confronti di altrettanti presunti partecipi dell’associazione guidata dai fratelli Agostino e Nicola Sangermano. Il clan era stato smantellato in un blitz dei Carabinieri e della Direzione Investigativa Antimafia nel novembre del 2022.
Le accuse sono molteplici: trentaquattro capi di imputazione contestati ai vari indagati, ai quali si aggiungono sette nuovi indagati rispetto al blitz precedente. Undici persone sono accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso, tra cui un gruppo che avrebbe imposto la fornitura di mozzarelle per ristoranti e supermercati nella zona tra Nola e Irpinia. Contestati anche il concorso esterno in associazione mafiosa e il trasferimento fraudolento di valori per la partecipazione alle quote societarie di un caseificio controllato dai Sangermano. Altri indagati sono accusati di estorsione aggravata, detenzione di armi e favoreggiamento, tutti aggravati dal metodo mafioso, per aver favorito il clan.
In particolare, quattro persone sono accusate di estorsione e tentata estorsione aggravata per la fornitura di mozzarella a alcune attività commerciali. Due vicende riguardano la provincia di Avellino: il ristorante “O Pagliarone” per l’acquisto di due o tre chili di mozzarella e il ristorante Quagliarella, che aveva acquistato una fornitura di 30 chili di mozzarella poi cestinata per la scarsa qualità del prodotto. Anche in questo caso si trattava di mozzarella fornita da uno degli indagati irpini, il quale viene accusato di aver ottenuto un ingiusto profitto condizionato dal suo legame con il clan Sangermano.
Gli indagati avranno venti giorni per depositare memorie o chiedere di essere ascoltati dalla Procura. Successivamente, la Direzione Distrettuale Antimafia dovrà valutare se avanzare una richiesta di rinvio a giudizio nei loro confronti. Il collegio difensivo dei ventuno indagati è composto da diversi avvocati.
