La nomina dell’architetto Maurizio Albano a comandante della Polizia Municipale è stata dichiarata illegittima dall’ex sindaco di Scafati e attuale consigliere di opposizione, Cristoforo Salvati. Secondo Salvati, questa decisione va contro la normativa che prevede l’assegnazione dell’incarico ad un sottotenente già presente nel personale dell’Ente, come stabilito dall’articolo 4 della legge quadro nazionale 65 del 1986.
Salvati fa riferimento ad una sentenza del Tar Abruzzo del 13 aprile 2023 per sostenere la sua posizione. Questa sentenza ha annullato la nomina di un dirigente dell’avvocatura comunale come dirigente ad interim del settore di Polizia Municipale, sottolineando che il comando può essere assunto solo da personale appartenente ai ruoli del corpo. Il Tribunale ha chiarito che sebbene il personale della Polizia Municipale possa assumere incarichi in altri settori del Comune, i dirigenti comunali non possono assumere il ruolo di Comandante della Polizia Municipale.
L’ANVU Nazionale, intervenendo sulla questione, ha ribadito che la Polizia Locale ha una funzione e un ordinamento propri che sono prioritari e prevalenti su ogni altra disposizione riferita al personale degli Enti Locali. Quindi, il Comandante deve necessariamente appartenere ai ruoli della Polizia Locale e deve essere inquadrato in tali ruoli per poter ricoprire l’incarico. I dipendenti dell’Ente locale inquadrati come amministrativi non possono assumere funzioni nella Polizia Locale. Inoltre, anche nei Comuni di piccole dimensioni, dove l’Amministratore Comunale può svolgere anche il ruolo di responsabile tecnico, questa regola non si applica alla Polizia Locale, che è disciplinata da norme specifiche.
In conclusione, secondo Salvati, è necessario nominare un responsabile del servizio di Polizia Locale che appartenga ai ruoli della Polizia Locale, come previsto dalla legge. La nomina dell’architetto Albano come Comandante della Polizia Municipale è quindi illegittima e va contro le norme vigenti.
