Federico Attilio Marco Cozzolino è stato un militare e aviatore italiano, nato a Scafati il 10 febbraio 1913. Durante la guerra civile spagnola, Cozzolino si distinse per il suo coraggio e la sua dedizione, tanto da essere decorato con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. In suo onore, è stata dedicata una strada a Scafati chiamata “via Federico Cozzolino”.

Cozzolino ha trascorso la sua infanzia a Scafati, frequentando le scuole elementari nella sua città natale. Successivamente, è stato mandato a studiare presso il Collegio dei Salesiani a Scanzano, una frazione di Castellammare di Stabia. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo “Giambattista Vico” di Nocera Inferiore, si è iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bologna.

A Bologna, Cozzolino ha conosciuto Bruno Mussolini, uno dei figli del Duce, appassionato di aviazione. La passione per il volo ha contagiato anche Cozzolino, che si è arruolato volontario nella Regia Aeronautica e ha partecipato a un corso per allievi ufficiali piloti.

Nell’aprile del 1936, Cozzolino ha conseguito il brevetto di pilota militare a Roma. Successivamente è stato trasferito a Bologna presso l’aeroporto “Fausto Pesci”, assegnato all’8º Stormo Bombardamento Terrestre. In quel periodo, era in corso la guerra civile spagnola e Cozzolino si è offerto volontario per partecipare alle operazioni militari in Spagna.

Il 4 ottobre 1937, Cozzolino ha decollato da Genova su uno dei cinque Savoia-Marchetti S.79 Sparviero della 280ª Squadriglia Bombardieri Veloci, al comando del Capitano Aditeo Guidi. Il suo reparto è stato destinato all’aeroporto di Palma di Maiorca, dove si è unito ad altri dodici S.79 del colonnello Attilio Biseo. Durante la guerra civile spagnola, Cozzolino ha compiuto numerose missioni di guerra, dimostrando coraggio e abilità. Per il suo comportamento in quei giorni, gli è stata conferita la croce di guerra al valor militare.

Nel novembre del 1937, il reparto di Cozzolino si è trasferito sul fronte dell’Ebro, precisamente a Logroño, per essere più vicino alla linea dei combattimenti. Durante le operazioni, Cozzolino ha continuato a distinguersi per il suo coraggio e la sua dedizione. Nel gennaio del 1938, gli è stata assegnata la medaglia d’argento al valor militare.

Purtroppo, il 28 marzo 1938, durante una missione di guerra, l’aereo di Cozzolino è entrato in collisione con un altro velivolo, pilotato dal capitano Tommaso Parini, sopra La Fresneda. Cozzolino è riuscito a lanciarsi con il paracadute insieme ad altri quattro compagni, ma è stato ferito dalle truppe nemiche durante la discesa. È stato fatto prigioniero e successivamente ucciso dai miliziani di Lister. Per il suo coraggio e il suo sacrificio, gli è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare.

Il sottotenente Poggi, fatto prigioniero insieme a Cozzolino, è stato liberato alla fine del conflitto, mentre il tenente Mayer e gli altri sono riusciti a rientrare nelle linee italiane. La salma di Cozzolino è stata inizialmente sepolta nel cimitero di Valladolid e successivamente traslata in Italia nel novembre 2003, riposando nella tomba di famiglia a Scafati. La sua memoria vive ancora oggi grazie alla strada dedicata a lui nella sua città natale.

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