La decisione del giudice potrebbe arrivare il prossimo 10 novembre riguardo al condizionamento dell’asta giudiziaria dell’ex ristorante O’ Pagliarone. La Procura Distrettuale Antimafia di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro indagati, tra cui il sindaco del comune di Monteforte Irpino, accusati di reati come turbativa d’asta, estorsione aggravata e agevolazione dell’associazione a delinquere. Secondo l’accusa, il sindaco avrebbe concorso con il presunto boss Nicola Galdieri per imporre una quota di 120 mila euro per far aggiudicare l’asta alla Monteforte Srls.

Durante l’udienza, il sindaco ha negato ogni addebito, sostenendo di essere stato solo un cliente del ristorante e di aver investito circa 500mila euro nella sua ristrutturazione. Ha inoltre affermato di essere venuto a conoscenza dell’asta e di aver deciso di partecipare perché aveva investito molti soldi nel locale. Ha anche dichiarato di aver saputo dall’ex socio che Livia Forte era interessata al ristorante e che lei voleva un regalo in cambio di non partecipare all’asta. Il sindaco ha negato di aver fatto regali e ha dichiarato di essersi messo a disposizione solo per cose lecite.

Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, che hanno preso avvio dalle dichiarazioni dell’imputata Livia Forte. Secondo le sue dichiarazioni, nel luglio 2017 Nicola Galdieri e Costantino Giordano si sono recati al ristorante Its Ok e le è stato imposto di non rilanciare l’offerta perché il locale doveva essere aggiudicato a Giordano. Tuttavia, il sindaco ha smentito queste circostanze durante l’udienza.

La decisione sul rinvio a giudizio è stata rinviata al 10 novembre per consentire al pubblico ministero di replicare alle arringhe difensive. Sarà quindi il prossimo 10 novembre che si saprà se i quattro indagati dovranno affrontare un processo per i reati loro contestati.

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