Due medici del distretto sanitario 61 sono stati indagati per la tragedia della donna di Scafati, morta mercoledì scorso nei pressi dell’ospedale “Mauro Scarlato” a causa di un malore. I medici sono stati notificati degli avvisi di garanzia poco prima dell’autopsia, che è stata eseguita nella sala mortuaria dell’ospedale di Nocera Inferiore. La procura di Nocera Inferiore contesta loro il reato di omissione di atti d’ufficio, poiché sarebbero usciti dagli ambulatori solo in un secondo momento per prestare soccorso alla donna, nonostante le richieste di aiuto che erano state fatte da chi assisteva alla tragedia. La procura ha sottolineato che gli avvisi di garanzia sono stati notificati per garantire ai medici la possibilità di partecipare alle operazioni peritali. Durante l’autopsia era presente anche un consulente tecnico nominato dalla famiglia della vittima. I familiari sperano che l’autopsia possa chiarire le circostanze della tragedia e escludere eventuali responsabilità. Nel pomeriggio si terranno i funerali della donna. Dopo l’autopsia, la salma sarà restituita alla famiglia. In molti si sono stretti attorno alla famiglia, manifestando il loro cordoglio per la perdita di una persona discreta e generosa. La donna era una moglie e madre esemplare, punto di riferimento per i suoi cari. Il marito, un maresciallo dei carabinieri in pensione, era con lei quando è accaduta la tragedia e ha cercato in ogni modo di aiutarla. La famiglia non si aspettava una tragedia simile e il dolore è ancora insopportabile.