Un attentato dinamitardo ai danni del ras della droga Gennaro Morgillo è tra le accuse formulate dalla Dda ai danni di alcuni membri del clan Pagnozzi, con 14 arresti eseguiti recentemente. L’attentato sarebbe stato organizzato da Pietrantonio Morzillo e Biagio Massaro, entrambi arrestati. L’esplosione si è verificata la notte tra il 18 e il 19 settembre 2018 al Parco De Lucia di Santa Maria a Vico. Un ordigno è stato piazzato nell’auto di Gennaro Morgillo, che secondo le informazioni raccolte dagli inquirenti, sarebbe stato uno dei principali spacciatori di cocaina nella Valle Caudina e nella Valle di Suessola.

L’esplosivo sarebbe stato fornito da un costruttore (arrestato nel 2018) in cambio di droga. Successivamente è stato organizzato l’agguato. Gli autori sono stati incastrati grazie all’analisi delle celle telefoniche (che si agganciano al luogo dell’esplosione poco prima) e a delle conversazioni in cui confessano il loro coinvolgimento.

In una di queste conversazioni, parlano di “uno di Santa Maria a Vico che portava la cocaina sopra”. Poi forniscono i dettagli sull’agguato: “siamo arrivati vicino all’auto di quello, aveva gli sportelli aperti senza la sicura, abbiamo preso la bomba e l’abbiamo messa dentro e poi è saltata per aria”. Secondo gli inquirenti, l’agguato sarebbe legato all’attività di spaccio gestita da Morgillo nei territori in cui il clan Pagnozzi è storicamente attivo.

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