Un’organizzazione criminale è stata smantellata dalle autorità italiane per aver ottenuto informazioni riservate riguardanti l’assegnazione di appalti pubblici. Queste informazioni sono state utilizzate per estorcere denaro ai vincitori degli appalti. Nove delle 18 persone arrestate erano già state fermate il 10 ottobre scorso e ora hanno visto la misura di fermo sostituita da misure cautelari. Le altre 9 persone coinvolte sono 6 imprenditori edili locali, posti agli arresti domiciliari, e altri membri dell’organizzazione criminale locale. Le accuse riguardano associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e reati contro la pubblica amministrazione.
Secondo l’indagine, i dipendenti pubblici si sono comportati come intermediari tra gli imprenditori e i membri della camorra per richiedere il pagamento delle estorsioni. Gli stessi imprenditori erano vittime di tali richieste, ma riuscivano ad ottenere gli appalti attraverso tangenti corrotte destinate agli amministratori e ai dirigenti comunali corrotti. Tra i 9 indagati aggiuntivi figura anche Angelino Antonio, considerato il capo del gruppo criminale di tipo camorristico che opera a Caivano.