Omicidio di Gianluca Coppola: condannato a 19 anni l’assassino

Nell’aula 319 del Tribunale di Napoli si sono vissuti momenti di tensione oggi, al termine del processo per l’omicidio di Gianluca Coppola, il giovane di 27 anni di Casoria ferito a colpi d’arma da fuoco l’8 aprile 2021 e morto 40 giorni dopo all’ospedale Cardarelli di Napoli.

Dopo la lettura della sentenza con cui la Corte d’Assise d’Appello ha condannato a 19 anni di reclusione l’assassino, Antonio Felli, un applauso provocatorio è stato dato dai familiari della vittima. Questo gesto ha causato l’intervento delle forze dell’ordine.

L’avvocato Dario Carmine Procentese, difensore di Felli, ha dichiarato: “Anche all’esito del giudizio di appello non trovo un motivo di soddisfazione professionale, anche se il risultato ottenuto dall’imputato è importante. Resta l’amarezza per la morte di Coppola, un giovane troppo giovane, senza che se ne sia compreso il motivo. Provo amarezza anche per il mio assistito che dovrà trascorrere la parte migliore della sua vita in carcere”.

Durante il processo non è stato possibile delineare con chiarezza le cause che hanno portato alla morte di Coppola. È stata contestata anche l’aggravante mafiosa a Felli, ritenuto vicino ad ambienti malavitosi dalla Dda di Napoli, ma successivamente questa accusa è stata ritirata.

Non è stato escluso il movente sentimentale, in quanto Felli era legato alla ragazza che Coppola frequentava. Tuttavia, anche questa circostanza rimane al momento poco chiara. La ricostruzione degli eventi, effettuata dalla polizia giudiziaria, riporta una lite tra vittima e assassino, avvenuta prima dell’omicidio, nei pressi di un bar a Casoria, seguita dai colpi che hanno ferito a morte Coppola.

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