I giudici del tribunale di Salerno hanno autorizzato l’acquisizione dei dati di traffico telefonico tra gli imputati nell’inchiesta sulle Cooperative Sociali e alcuni soggetti di interesse investigativo. La richiesta è stata presentata dai sostituti procuratori Guglielmo Valenti ed Elena Cosentino. La decisione è stata presa dopo un confronto legale tra le difese dell’ex assessore comunale Nino Savastano, rappresentate dagli avvocati Agostino De Caro e Giovanni Annunziata, e i due magistrati della procura. Le difese avevano contestato l’acquisizione delle intercettazioni già ritenute inutilizzabili dal collegio, richiamando una sentenza della Corte di Cassazione. Tuttavia, i sostituti procuratori hanno sostenuto che la Cassazione si è pronunciata solo su casi specifici e particolari, e che ci sono continui provvedimenti in merito. Dopo aver discusso in camera di consiglio, i giudici hanno deliberato durante la stessa mattinata. Durante l’udienza, l’imprenditore Vittorio Zoccola non era presente. Adesso, si gioca una fase importante del dibattimento sulle intercettazioni, che riguardano le chiamate tra i due indagati e altre persone di interesse. È importante ricordare che alcuni dialoghi sono stati catturati durante intercettazioni fatte ad altre persone, incluso politici regionali, in un’indagine parallela. Le intercettazioni contestate dalle difese sono composte da quindici rit e riguardano l’imprenditore delle cooperative e altri personaggi che erano stati coinvolti nell’inchiesta, ma le cui posizioni sono state archiviate. Altre due intercettazioni riguardano l’ex consigliere regionale ed assessore comunale Nino Savastano. Le difese contestano l’uso di un sistema intercettivo inappropriato per il reato contestato. La richiesta di acquisizione dei flussi telefonici è strettamente collegata alla richiesta di archiviazione degli altri indagati, tra cui il sindaco Napoli e il governatore Vincenzo De Luca. Nelle carte dell’inchiesta, i magistrati lasciano intendere l’esistenza di un “sistema”, ma non imputabile penalmente. Dalle intercettazioni telefoniche, si evince che il consigliere regionale Franco Picarone ha sollecitato e promosso l’incontro tra i presidenti delle cooperative e il governatore De Luca, incontro a cui ha partecipato anche l’ex poliziotto Domenico Credendino. Inoltre, si è scoperto che Picarone ha ricevuto l’appoggio elettorale di Vittorio Zoccola nel corso degli anni. Si è anche accertato che l’incontro tra Zoccola e Savastano è stato organizzato da Credendino, durante il quale sarebbero state poste le basi per un accordo corruttivo finalizzato all’appoggio elettorale di Savastano e agli affidamenti alle cooperative nel Comune.

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