L’articolo descrive una situazione di cattiva gestione del bene pubblico da parte del Comune di Napoli, che ha causato un danno erariale di oltre 92mila euro. Il procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania, Antonio Giuseppone, definisce questa gestione come “assolutamente insoddisfacente”.

Secondo l’invito a dedurre della Procura della Corte dei Conti, notificato tramite i carabinieri a sette persone, tra cui funzionari comunali e dirigenti di una società in-house del Comune di Napoli, è emersa una grave negligenza nella gestione del patrimonio immobiliare e nella riscossione dei canoni di concessione e di locazione. Questa negligenza ha causato un mancato incasso di circa 133 milioni di euro nel corso degli anni.

Gli inquirenti fanno riferimento al “Patto per Napoli”, un finanziamento con fondi statali che è condizionato dalla corretta gestione del patrimonio immobiliare e dall’incremento delle entrate attraverso l’aumento dei canoni di concessione e di locazione, oltre alla riduzione dei fitti passivi.

Questa situazione evidenzia la necessità di una migliore gestione del bene pubblico da parte delle istituzioni, al fine di evitare danni erariali e garantire una corretta utilizzazione delle risorse. La Corte dei Conti svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle spese pubbliche e nella tutela del patrimonio dello Stato, e è importante che vengano individuati e sanzionati eventuali responsabili di cattiva gestione. Solo attraverso un’efficace e trasparente gestione del bene pubblico sarà possibile garantire lo sviluppo e il benessere della collettività.

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