Il vicesindaco di Roccadaspide ha rilasciato una nota per fare il punto della situazione riguardo al nosocomio rocchese e rassicurare i cittadini circa l’ipotesi di perdita di personale trasferito verso altre strutture ospedaliere. Il vicesindaco ha affermato che nessun chirurgo andrà ad Eboli da Roccadaspide e che si stanno aspettando i turni nei reparti di Medicina e di Lungodegenza da parte dei numerosi medici che si trovano presso l’ospedale di Eboli. Il vicesindaco ha anche sottolineato che l’ospedale di Roccadaspide dispone di 65 posti letto, 21 medici e 92 infermieri, mentre l’ospedale di Eboli che ha 105 posti letto dispone di ben 85 medici e 210 infermieri. Il vicesindaco ha affermato che non accetteranno ulteriori disparità di trattamento.
Il vicesindaco ha anche criticato il fatto che ci siano medici e infermieri “imboscati” ad Eboli e che i soldi spesi per le prestazioni in Alpi potrebbero essere utilizzati per assumere medici. Il vicesindaco ha affermato che a Roccadaspide si lavora per garantire l’assistenza sanitaria e non per toglierla.
Il vicesindaco ha espresso la sua gratitudine verso il direttore Gennaro Sosto che sta cercando di risollevare l’ASL dalle macerie ereditate. Inoltre, ha annunciato che l’assistenza sanitaria a Roccadaspide sarà incrementata e che presto sarà realtà l’Ospedale di Comunità con venti posti letto. Inoltre, la RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) avrà 40 posti letto e garantirà, oltre ad una maggiore assistenza sanitaria, delle possibilità occupazionali per l’intero territorio.
Il vicesindaco ha anche affrontato il problema della carenza di medici, che rappresenta un problema per il nostro ospedale e per la sanità in generale. Il vicesindaco ha affermato che l’approvazione della legge che ha previsto il numero chiuso per l’accesso alle specializzazioni mediche ha causato gravi danni. Nonostante questi dati, il vicesindaco ha assicurato che lotteranno per tutelare il diritto alla salute degli abitanti delle aree interne.
Infine, il vicesindaco si è chiesto come mai ancora non sono intervenuti i NAS, la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica in una situazione così grave, in cui i pazienti muoiono a causa della mancanza di assistenza sanitaria. Il vicesindaco ha affermato che sta lavorando senza sosta e in stretta sinergia con il sindaco di Roccadaspide, l’Assessore alla Sanità, Daniela Comunale e i sindaci del territorio per difendere il diritto alla sanità degli abitanti di questo territorio già penalizzati per la scarsa viabilità.