Una coppia napoletana ha ottenuto un risarcimento di circa mille euro e le spese legali a seguito di un furto subito in un resort pugliese. Dopo aver prenotato un soggiorno presso un villaggio di Monopoli, i coniugi avevano lasciato la camera per la cena e, una volta rientrati, avevano notato che erano stati rubati loro oggetti personali, telefoni e soldi in contanti. Dopo aver denunciato il fatto alle autorità competenti, si sono rivolti all’associazione consumatori Aidacon per essere tutelati.
Il Giudice di Pace di Napoli ha accertato la responsabilità dell’albergo per non aver garantito la sicurezza dei propri clienti e ha condannato la società titolare al pagamento del risarcimento. La sentenza rappresenta un monito per tutti gli albergatori e titolari di strutture turistiche, affinché si impegnino sempre di più per garantire ai clienti la tranquillità del soggiorno, la sicurezza degli effetti personali e la sorveglianza dei luoghi. Il contratto d’albergo viene definito come il contratto attraverso il quale l’albergatore si obbliga a fornire all’altro cliente, dietro il pagamento di un corrispettivo in denaro, un alloggio e altri servizi accessori e strumentali. Tra le altre prestazioni, l’albergatore ha l’obbligo di fornire l’alloggio e gli altri servizi accessori, custodire le cose portate in albergo dal cliente, garantire al cliente la tranquillità del soggiorno, la sicurezza delle cose portate e la sorveglianza dei luoghi in cui si svolge il servizio. La responsabilità dell’albergatore in caso di furto subito dai clienti deriva da questi obblighi riconosciuti in capo all’albergatore, come previsto dall’art. 1783 del Codice Civile.