Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Ottava, ha emesso una sentenza di rilevanza riguardante il ricorso presentato da Immobiliare Palladio contro il Comune di Piedimonte Matese. La sentenza ha accolto il ricorso della società immobiliare, rappresentata e difesa dall’avvocato Maurizio Ricciardi Federico. La controversia ha avuto inizio con l’ordinanza di demolizione del 26 maggio 2021 emessa dal Comune di Piedimonte Matese.

Tale ordinanza contestava la “realizzazione di un manufatto interrato in legno lamellare ancorato ai muri esistenti con staffe metalliche in difformità dal permesso di costruire”. Immobiliare Palladio ha presentato un ricorso contro questo provvedimento. La Sezione Ottava, con ordinanza del 22 luglio 2021, aveva sospeso l’efficacia dell’ordinanza di demolizione in attesa di una verifica più approfondita sull’aderenza del manufatto al permesso di costruire originario del 2019.

Durante il procedimento, il Comune di Piedimonte Matese, a seguito di una “rivalutazione complessiva della pratica edilizia della Immobiliare Palladio,” ha emesso il provvedimento col quale disponeva l’annullamento in autotutela del permesso di costruire in variante del 2019 e del successivo permesso di costruire di variante, ordinando il ripristino delle condizioni approvate con il permesso di costruire.

In risposta, Immobiliare Palladio ha presentato motivi aggiunti, contestando l’atto di annullamento del Comune e chiedendo anche l’annullamento dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi n. 1/2022 del 30 marzo 2022. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, emessa il 7 giugno 2023, ha accolto il ricorso di Immobiliare Palladio. La corte ha stabilito che la società non ha compiuto alcun intervento abusivo, limitandosi a realizzare le opere approvate dall’amministrazione comunale nel 2015 e nel 2019. Inoltre, il Tribunale ha sottolineato la piena conformità dell’intervento edilizio all’originale permesso di costruire.

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