I fratellini della neonata morta in culla rimarranno nella casa-famiglia per almeno altre due settimane. Durante la prima udienza per il riaffido, il giudice del tribunale dei minori di Napoli ha deciso di prendersi tempo prima di pronunciarsi, con la presenza degli avvocati Davide Pascarella e Carlo Perrotta. La difesa dei genitori di Aurora ha presentato documentazione video, fotografica e cartacea per cercare di ottenere il riaffido dei due fratellini il più presto possibile. È importante sottolineare che nelle ultime ore i carabinieri hanno ascoltato anche il pediatra di base nell’ambito delle indagini su Aurora.

In ogni caso, l’allontanamento dei due fratelli dai genitori è stato deciso la scorsa settimana dal Tribunale dei minori. L’assistente sociale del Comune, Anna Izzo, ha fatto diverse visite nella casa-famiglia per verificare le condizioni dei bambini, che sembrano tranquilli e ben curati dalle due assistenti in un mini-appartamento. Da quando sono stati allontanati, i bambini non hanno più potuto vedere né la mamma né il papà. Gli avvocati sperano che presto vengano consentite visite periodiche ai piccoli. Nel frattempo, le indagini continuano senza sosta. Il pm Stefania Pontillo della Procura di Santa Maria Capua Vetere si pronuncerà alla fine del mese. Entrambi i genitori della neonata di soli 45 giorni sono indagati per omicidio colposo. Il magistrato dovrà esaminare i risultati della doppia autopsia, la parte microscopica e tossicologica, che avverrà il 22 settembre, dopo che il collegio dei medici avrà rimosso gli organi nella prima fase autoptica. Secondo indiscrezioni emerse dall’autopsia, la neonata aveva anche un ematoma alla testa. Aurora è stata trovata senza vita dalla madre, che la sera prima, in presenza del padre, le aveva fatto il bagnetto. La madre ha dichiarato che lo scaldabagno non funzionava e per questo hanno usato acqua calda scaldata in una pentola sui fornelli. La neonata aveva delle ustioni sul corpo, per le quali le è stata spalmata una crema, come indicato dal pediatra telefonicamente. Durante la notte, Aurora si è addormentata dopo aver pianto e lamentato, e la madre ha provato a svegliarla la mattina seguente, intorno alle 7, ma era già morta. Il padre avrebbe provato a praticarle un massaggio cardiaco, causando delle ecchimosi nella parte superiore dell’addome. La Procura sta indagando su questo elemento e sta cercando di incrociare le testimonianze dei genitori con alcuni messaggi di WhatsApp. Durante la trasmissione “Pomeriggio Cinque” il nonno di Aurora, Gennaro, avrebbe raccontato una versione diversa rispetto a quella emersa dalla difesa.

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