La seconda corsa della speranza all’ospedale di Scafati si è conclusa in tragedia e ora c’è una bufera di polemiche. Da una parte, l’Asl afferma che la centrale operativa del 118 non ha ricevuto nessuna chiamata di soccorso per il 60enne deceduto per arresto cardiaco la scorsa settimana. Dall’altra parte, i familiari dell’uomo mostrano gli screenshot delle chiamate fatte al servizio di emergenza, dimostrando di aver chiamato almeno due volte tra le 13 e le 13:09 di quel giorno. I familiari intendono presentare denuncia alle autorità per fare piena luce sulla vicenda.

Il 60enne si è sentito male a casa mercoledì scorso ed è stato colpito da un arresto cardiaco irreversibile. I familiari e i vicini di casa hanno cercato di aiutarlo, praticando il massaggio cardiaco e cercando di contattare il 118, ma senza successo. Così hanno deciso di portarlo in ospedale in macchina. Una volta arrivati al Mauro Scarlato, si sono diretti al vecchio pronto soccorso e hanno chiesto aiuto alla prima persona che hanno incontrato. I medici di rianimazione sono arrivati tempestivamente ma hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo.

L’Asl, tuttavia, non concorda con questa versione dei fatti. Secondo le loro verifiche, la centrale operativa del 118 non ha ricevuto nessuna chiamata di soccorso. Inoltre, i medici di rianimazione hanno confermato di essere stati sollecitati e di aver messo in atto tutte le attività necessarie nonostante l’uomo fosse già morto. L’Asl sostiene che i medici rianimatori sono stati i più adatti a gestire l’emergenza.

I familiari, però, mostrano gli screenshot delle chiamate fatte al 118 come prova. Nel frattempo, il sindaco Pasquale Aliberti conferma l’intenzione della famiglia di presentare denuncia per fare piena chiarezza sulla vicenda. Il sindaco critica anche l’Asl, affermando che dovrebbero tacere di fronte a simili tragedie e invece aprire il pronto soccorso del Mauro Scarlato, come richiesto da mesi. Il sindaco ha contattato personalmente i familiari del cittadino deceduto e afferma che hanno chiamato continuamente il 118 prima di decidere di correre in ospedale, ma senza ricevere risposta. Il sindaco definisce tutto ciò vergognoso e annuncia che il Comune si costituirà contro l’Asl per l’inottemperanza dell’ordinanza firmata il 25 ottobre scorso, chiedendo anche l’intervento del prefetto per verificare eventuali responsabilità.

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