Giulia Cecchettin, una giovane studentessa di ingegneria biomedica dell’Università di Padova, è diventata l’ennesima vittima di femminicidio in Italia. La sua storia è solo una delle tante, ma è emblematica di un problema sociale molto più ampio.

Giulia era una ragazza solare, con un viso acqua e sapone e un cuore pieno di bontà. Aveva perso sua madre poco tempo prima e stava cercando di andare avanti, di realizzare i suoi sogni. Aveva lasciato il suo fidanzato, Filippo, ma erano rimasti amici e continuavano a frequentarsi. Nessuno avrebbe mai immaginato cosa sarebbe successo.

L’ultimo incontro tra Giulia e Filippo si è trasformato in una tragedia. Dopo una lite furiosa, Filippo ha iniziato a picchiare Giulia e poi l’ha colpita ripetutamente con un coltello. Giulia ha cercato di scappare, di pregare Filippo di fermarsi, ma è stata uccisa brutalmente. Il suo corpo è stato gettato in un dirupo, in un luogo frequentato dai lupi.

Il dolore per la perdita di Giulia è immenso. La sua sedia vuota all’università, dove avrebbe dovuto discutere la sua tesi, è un simbolo di una vita spezzata troppo presto. La laurea di Giulia potrebbe essere stata una delle motivazioni che hanno scatenato la follia omicida di Filippo. Era una minaccia per lui, una volta conseguita la laurea, Giulia sarebbe uscita dal suo campo d’azione.

La morte di Giulia ha scosso l’intera comunità. Sono state organizzate marce e fiaccolate per protestare contro la violenza di genere e per ricordare Giulia e tutte le altre vittime. Il movimento “Non una di meno” ha guidato queste manifestazioni, chiedendo un impegno concreto per combattere la violenza contro le donne.

La famiglia di Giulia ha dovuto affrontare un dolore insopportabile. Il padre Gino e la sorella Elena hanno mostrato una dignità e una compostezza straordinarie. Le strade sono state riempite dalla musica di “Comptine d’un autre été”, scelta per non dimenticare.

Giulia Cecchettin era una giovane piena di vita e di sogni. La sua morte è una tragedia che ci deve spingere a riflettere sulla violenza di genere e a fare tutto il possibile per prevenirla. Nessuna donna dovrebbe mai sentirsi insicura o minacciata. È responsabilità di tutti noi combattere questa violenza e creare un mondo in cui ogni donna possa vivere libera e felice.

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