Un cacciatore residente nella Costiera Amalfitana è stato denunciato per reati ambientali e in danno di animali d’affezione. La denuncia è stata presentata dal comando CITES, dopo che l’avvocato Anna Vicinanza della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – sezione di Salerno ETS, ha segnalato le precarie condizioni di ricovero di numerosi cani da caccia, detenuti in spregio alla normativa vigente. Il nucleo CITES dei Carabinieri Forestali di Salerno, con la collaborazione della stazione Carabinieri Forestale di Salerno e dei medici veterinari dell’ASL di Salerno specializzati in randagismo e benessere degli animali d’affezione, nonché dei veterinari esperti del comportamento ed etologia animale, intervenuti dal CRIUV ASL NA 1 centro, hanno constatato, all’atto dell’intervento, la presenza di una quarantina di cani da caccia all’interno di fatiscenti recinzioni in ferro con lamiere arrugginite, in stato di promiscuità, oltre che in deprecabili condizioni igienico-sanitarie. Gli animali si trovavano dunque in condizioni incompatibili con la loro natura ed il proprietario è stato denunciato ex art. 727 secondo comma c.p. Inoltre, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Salerno ha fatto emergere l’esistenza di illeciti ambientali, come la costruzione di una serie di strutture abusive in un’area boscata, protetta e sottoposta a vincoli paesaggistici. Grazie alla vigilanza attenta della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sono stati scoperti questi abusi, che hanno portato alla denuncia del proprietario.

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