Benevento. Così il sindaco di Tocco, Caporaso. Domani sarà interrogato con Pagnozzi e Panella

Il sindaco sospeso di Tocco Caudio, Gennaro Caporaso, sarà il primo a comparire domani mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Gelsomina Palmieri. Caporaso, avvocato Marianna Febbraio, è stato posto agli arresti domiciliari ieri. Successivamente, sarà il turno di Massimo Pagnozzi, 62 anni, di Montesarchio, un agente della polizia municipale locale, sottoposto all’obbligo di firma. Infine, Nicola Panella, 59 anni, di Montesarchio, finito in carcere, chiuderà gli interrogatori di garanzia per le tre persone coinvolte nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pm Maria Colucci e dai carabinieri su tre appalti che sarebbero stati turbati a Tocco Caudio.

L’inchiesta coinvolge altre dieci persone indagate a piede libero, ipotizzando diverse violazioni della legge sugli appalti e il trasferimento fraudolento di denaro.

La prima gara riguarda i lavori di messa in sicurezza di una strada, che è stata affidata ad un’impresa di un familiare di un consigliere eletto nella lista di Caporaso, per un importo di 502mila euro. La seconda procedura presa in considerazione riguarda l’affidamento del servizio di accoglienza integrata per minori stranieri non accompagnati ad una cooperativa sociale di Napoli, per un importo di 327mila euro. L’accusa sostiene che ci sia stata una difficoltà tecnica nell’inserimento della domanda al sistema Mepa promosso da Caporaso. Infine, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, affidato alla Ecologia Panella, di cui Nicola Panella è considerato il responsabile principale. Panella è coinvolto anche in un’ipotesi di trasferimento fittizio delle quote di una società immobiliare ad altre due persone.

Il ruolo del sindaco Caporaso e la sua presunta “sistematica attuazione di un modus operandi volto ad ottenere la gestione ed il controllo di attività economiche ad interesse pubblico” emerge già da due conversazioni intercettate nella sua auto. In una di queste, Caporaso parla con due persone, una delle quali gli chiede perché non fa più lavorare un certo Pasquale. Caporaso risponde che Pasquale non avrebbe mai lavorato con lui fino a quando non si sarebbe seduto a tavolino a ragionare con lui. L’altro interlocutore è una donna che vorrebbe essere raccomandata per essere assunta al Comune di Montesarchio. Il 47enne la rassicura e sottolinea le sue capacità di influenzare e condizionare le dinamiche amministrative di alcuni enti in quanto sindaco e presidente della Comunità montana. “Faccio piaceri alla gente, faccio favori continuamente… poi sono sempre il presidente della Comunità montana. Gestisco 14 comuni, è meglio tenermi amico che nemico…”.

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