La tragedia dell’alluvione del 15 ottobre 2015 a Benevento e nel Sannita ha portato con sé la morte di 5 persone e danni per oltre 120 milioni di euro. L’Azienda Speciale Asea, nella qualità di gestore della diga di Campolattaro, ha riferito che la diga ha svolto la sua funzione principale di laminare le piene del fiume Tammaro.

Dai dati ufficiali del Bilancio idrologico si può vedere chiaramente come l’invaso abbia contribuito a limitare considerevolmente i danni a valle. Nelle 24 ore dalle ore 8:00 del 14 Ottobre 2015 alle ore 8:00 del 15 Ottobre 2015 la quota invaso è aumentata, con un bilancio idrologico di 4.601.724 m.c. affluiti e 153.964 m.c. defluiti, una variazione del volume d’invaso di 4.447.760 m.c.

Inoltre, dalle ore 8:00 del 19 Ottobre 2015 alle ore 8:00 del 20 Ottobre 2015 la quota invaso è aumentata ancora, con un bilancio idrologico di 13.130.445 m.c. affluiti e 1.320.537 m.c. defluiti, una variazione del volume d’invaso di 11.809.908 m.c. Di questi, il 70.5%, pari a 931.014 m.c., è stato rilasciato a partire dalle 21.30 del 19 ottobre sino alle 08:00 della mattina successiva.

La Relazione Tecnica dell’evento di piena del 14-19 ottobre 2015 ha attestato che l’invaso di Campolattaro ha permesso di limitare sensibilmente i danni che si sono avuti a valle della diga.

Per tutti questi motivi, l’Azienda Speciale Asea ha voluto sottolineare l’importanza della funzione della diga di Campolattaro, che ha permesso di limitare i danni provocati dall’alluvione del 15 ottobre 2015.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui