Il famoso narcotrafficante Raffaele Imperiale, conosciuto come il boss dei Van Gogh, ha deciso di consegnare al Governo italiano un’isola di sua proprietà a Dubai. Questa notizia è emersa durante l’udienza del processo in corso davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Miranda, che coinvolge proprio il 47enne catturato ad agosto 2021 dopo una lunga latitanza negli Emirati Arabi e che oggi collabora con la giustizia. Durante la sua collaborazione, Imperiale ha scritto una lettera in inglese, tradotta in aula dal pubblico ministero Maurizio De Marco. Nel “tesoro” che Imperiale ha deciso di consegnare alle autorità italiane, ci sono 2 milioni di euro in Bitcoin, ma anche un’isola di sua proprietà a Dubai. In passato, lo stesso Raffaele Imperiale – già latitante a Dubai – fece ritrovare nella sua abitazione a Castellammare di Stabia (Napoli) due tele di Van Gogh rubate dal museo di Amsterdam e acquistate da lui sul mercato nero delle opere d’arte. Insieme a Raffaele Imperiale, sono imputati una ventina dei suoi più stretti collaboratori, come Bruno Carbone, suo socio negli affari, Corrado Genovese, il contabile del gruppo, e Daniele Ursini, responsabile della logistica. Durante l’udienza di questa mattina, il giudice Miranda ha respinto un’eccezione sollevata dalla difesa che chiedeva di attendere la decisione delle Sezioni Unite sull’utilizzo delle intercettazioni delle chat decodificate dalle autorità francesi e finite nel fascicolo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

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