Una madre e i suoi due figli si sono trovati coinvolti in un’odissea giudiziaria durante una giornata di shopping a Parete. Nel mese di agosto del 2021, la famiglia si era recata in un negozio nel centro commerciale Jambo a Trentola Ducenta per fare acquisti, ma l’uscita si è trasformata in un’accusa di rapina impropria e lesioni.

La giovane P.S., residente in Inghilterra da qualche anno, aveva acquistato dei vestiti durante la sua visita al negozio. Tuttavia, quando è arrivato il momento di pagare, la transazione con la sua carta di credito inglese è fallita. Di conseguenza, ha deciso di lasciare gli abiti sul bancone e di dirigersi al piano di sopra.

È a questo punto che è stata inseguita da una commessa che l’ha accusata di aver rubato qualcosa. Nel frattempo, si è unito un altro commesso e la discussione è divampata. Il fratello della giovane, V.S., è intervenuto per difenderla, ma la situazione è sfuggita di mano e ha colpito un dipendente del negozio.

L’intervento delle guardie di finanza ha portato all’accusa di rapina impropria per la famiglia, nonostante i commessi non abbiano presentato denuncia. Il processo, celebrato davanti al giudice Saladino del Tribunale di Napoli Nord, si è concluso con l’assoluzione dei tre, assistiti dai legali Marco Monaco e Mario Griffo. Durante il procedimento, è emerso che non avevano effettivamente rubato nulla, dimostrando l’infondatezza delle accuse mosse nei loro confronti.

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