Cittadini di San Leucio e della voragine a cielo aperto che si trova in piazza della Seta, dopo un anno e mezzo di attesa, hanno deciso di scrivere al prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, per denunciare la situazione igienico-sanitaria insostenibile in cui si trovano. Nella loro lettera, inviata anche al sindaco Carlo Marino e agli uffici della Asl di Caserta, i cittadini lamentano la presenza di una enorme voragine che ha portato alla luce la fognatura che raccoglie gli scarichi delle abitazioni circostanti. Questa situazione ha causato cattivi odori e la proliferazione di zanzare e insetti. La voragine, che ha già inghiottito una panchina e minaccia un albero, si sta allungando verso la strada, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni e dei mezzi pesanti che transitano lì. Nonostante la gravità della situazione, non sono stati presi provvedimenti per segnalare il pericolo. L’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, spiega che la voragine è stata causata dal cedimento di un collettore borbonico in un’area soggetta a vincolo paesaggistico, monumentale e storico-archeologico, il che ha reso difficile intervenire tempestivamente. Attualmente, gli uffici stanno redigendo un progetto per il risanamento e la messa in sicurezza dell’area, che dovrà essere approvato dalla Soprintendenza. Tuttavia, i cittadini si lamentano del fatto che sono passati quasi due anni dalla richiesta di intervento e finora l’unica azione presa è stata quella di transennare l’area interessata, senza risolvere i problemi. I cittadini chiedono sopralluoghi per comprendere se ci sia una connessione tra la voragine e un altro avvallamento che si è creato in un’altra parte della piazza. Concludono affermando che non è accettabile che in un sito Unesco si verifichino situazioni igienico-sanitarie da terzo mondo e che la tutela del sito non può mettere a rischio la sicurezza dei cittadini.

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