Il recente blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di 23 persone, con altre 50 indagate, tra cui Giuseppe Nasta, un uomo di Marcianise coinvolto in un caso di matrimonio finto. Nasta avrebbe ricevuto 4000 euro per sposare la compagna cubana dell’imprenditore Ciro Vollaro, anch’egli indagato. L’intermediario tra i due sarebbe stato Dario Cacciapuoti, dipendente di Vollaro.
L’obiettivo del matrimonio finto era quello di far ottenere alla donna la cittadinanza italiana, e anche Pasquale Merola e Giovanni Moretta sarebbero stati coinvolti nel raggiro. Moretta, parlando con Cacciapuoti, aveva spiegato che la ricerca del marito andrebbe a buon fine perché “un morto di fame sempre lo si trova”.
L’operazione avrebbe portato 4 mila euro a Nasta, ma anche la somma di 500 euro a Merola e Moretta. Cacciapuoti avrebbe invece guadagnato una cifra più alta.
Questa vicenda mette in luce il fatto che anche i reati relativi all’immigrazione clandestina sono tra le accuse portate al blitz dei carabinieri. Nonostante sia una storia a latere rispetto allo spaccio di droga, all’usura e alle estorsioni dei Belforte, è importante combattere anche questo tipo di reati per garantire la legalità e la giustizia.