Processo Aste Ok: tensione in aula durante il controesame del capitano Zuppetti

L’udienza per il processo Aste Ok si è conclusa con sei ore di controesame del capitano Andrea Zuppetti, ufficiale delle Fiamme Gialle del Nucleo Pef di Napoli, che sta conducendo le indagini sulla vicenda De Nardo. La difesa di Gianluca Formisano, rappresentata dall’avvocato Carlo Taormina, ha contestato il comportamento ostile del presidente Roberto Melone nei suoi confronti e verso il suo assistito.

Fin dalle prime battute, la difesa di Formisano ha sottolineato la mancanza di prove concrete sulla offerta di denaro e altre utilità da parte di Formisano ai De Nardo, contestando anche l’interpretazione delle chat da parte degli inquirenti. Il pm antimafia Henry Jhon Woodcock si è opposto alle domande del penalista, sostenendo che la promessa delle utilità è stata sancita durante l’incontro a Serino tra Ciriaco De Nardo, sua figlia Caterina e Gianluca Formisano il 30 giugno 2021, come ricostruito attraverso le chat.

La difesa ha richiesto informazioni sulle tracce dei soldi e delle utilità che i De Nardo avrebbero ricevuto in cambio della loro testimonianza. Il capitano Zuppetti ha chiarito che gli accertamenti sono ancora in corso e ha fatto riferimento agli accertamenti bancari, ai bonifici per il contratto di compravendita dell’opificio e alle spese notarili. Inoltre, ha menzionato la chat in cui si faceva riferimento alla movimentazione di denaro da parte della sorella di Formisano e alla conversazione avuta il 30 giugno 2021 tra Formisano e Ciriaco De Nardo, in cui si sarebbe fatto riferimento a una terza persona.

La difesa ha chiesto se fosse stato accertato a cosa serviva la movimentazione dei soldi e a cosa si riferissero gli spostamenti di denaro. Il pm Woodcock ha risposto che servivano per pagare i De Nardo, scatenando la reazione furiosa dell’avvocato Taormina. È nato così un ulteriore scontro e la seconda sospensione dell’udienza.

Durante l’udienza, si è discusso anche sulla veridicità delle dichiarazioni indotte dai Carabinieri. La difesa ha chiesto se fossero stati fatti accertamenti sui verbali a cui facevano riferimento i De Nardo nelle escussioni dibattimentali del 22 e 30 settembre 2022. Il capitano Zuppetti ha risposto ironicamente di non aver scavato tra i cestini del Nucleo Investigativo. La difesa ha insistito sugli accertamenti relativi alla presunta induzione dei militari a far dichiarare il falso, accusa che era stata archiviata il 28 giugno dal Gip del Tribunale di Avellino. Il pm Woodcock ha sottolineato che è stato lo stesso Formisano a chiarire che le dichiarazioni non erano state indotte.

In chiusura dell’udienza, il pm Woodcock ha chiesto al Tribunale di acquisire tre fonie intercettate nell’ambito del procedimento aperto sulla falsa testimonianza e la calunnia ai danni dei Carabinieri. La richiesta sarà formalizzata nella prossima udienza, già fissata per il 16 dicembre.

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