Ugo De Rosa | Per il Comune d’Ischia l’autovelox è un “dolore”. Mentre il contenzioso sulla mancata omologazione delle apparecchiature è ancora in corso davanti al Giudice di Pace, mettendo a rischio la validità dei verbali di contravvenzione, l’Ente si trova ad affrontare multe già annullate dal dott. Arturo Uccello. Il comandante della Polizia Locale Chiara Romano ha preso due decisioni per presentare appello alle sentenze del Giudice di Pace, incaricando due avvocati.
Il Comune si era già costituito in giudizio per resistere alle opposizioni contro i verbali che riguardavano l’accertamento di infrazioni stradali per il superamento dei limiti di velocità. Per il processo di due ricorsi, l’avv. Giovan Giuseppe Sasso con studio a Ischia era stato incaricato. Ma sono arrivate le prime due sconfitte, ovvero le due sentenze emesse dal Giudice di Pace, che accoglievano le opposizioni e annullavano le sanzioni amministrative dei verbali contestati, con condanna dell’ente e compensazione delle spese.
Il Comune, scrive il comandante Romano, “ritiene prioritario proporre appello contro la suddetta sentenza anche per la legittimazione attiva dell’Ente”. Ed è quindi “necessario costituirsi tempestivamente per evitare preclusioni e decadenze previste dalla legge”.
Per impugnare queste prime due sentenze negative, è stato affidato l’incarico allo stesso avvocato che aveva rappresentato il Comune in primo grado, ovvero l’avv. Giovan Giuseppe Sasso. La commissione stabilita per l’appello e anche l’eventuale transazione ammonta a 1000 euro oltre a Cpa, Iva e spese, impegnando al momento una spesa di 1.040 euro.
Nemmeno il tempo di “digerire” queste due sconfitte, che è arrivata una ancora più pesante. Un procedimento che riunisce quattro ricorsi contro le multe degli autovelox. Questa volta il Comune era stato rappresentato in primo grado dall’avv. Emanuele Di Meglio. Ma l’esito è stato lo stesso. Due sentenze emesse dal dott. Uccello che hanno accolto l’opposizione e annullato le sanzioni amministrative applicate con i verbali contestati. Una nuova condanna per il Comune con compensazione delle spese.
Anche queste sentenze verranno appellare e ci si affiderà ancora all’avv. Emanuele Di Meglio. Stabilendo una commissione di 1000 euro netti e impegnando una spesa complessiva di 1.268 euro.
Una difesa strenua che non si sa dove porterà. La “pioggia” di condanne è destinata a continuare a causa della controversa questione in cui l’Amministrazione comunale si è impelagata, anche a causa della difficile e incerta interpretazione delle norme.
IL TENTATIVO FALLITO
Nel contenzioso “principale” sull’installazione degli autovelox collaudati ma non omologati (che non è la stessa cosa…), il sindaco Enzo Ferrandino aveva cercato di “trarsi d’impaccio” chiedendo la chiamata in causa della “Maggioli”, la ditta fornitrice delle apparecchiature. Ma il tentativo di scaricare la responsabilità su altri è fallito. Il giudice Uccello ha respinto la richiesta, lasciando il Comune da solo a difendersi all’udienza fissata per il 30 aprile prossimo. Sottolineando inoltre che la decisione dell’Ente di utilizzare gli autovelox “deve passare necessariamente attraverso una valutazione distinta e autonoma di legittimità formale e sostanziale delle apparecchiature stesse, che rimane sempre un onere specifico dell’Ente territoriale, che non può semplicemente affidarsi completamente all’operato di un altro soggetto (in questo caso privato) che ha fornito le apparecchiature stesse”.
Aggiungendo: “In secondo luogo, dal punto di vista formale e processuale, il giudice osserva che la richiesta di manleva avanzata dal Comune non ha alcuna connessione obiettiva ed effettiva con la presente causa, dato che la richiesta principale del ricorrente non riguarda la determinazione della responsabilità dell’Ente o la richiesta di condanna al pagamento di somme, ma solo la constatazione dell’illegittimità del verbale di contravvenzione impugnato”.