Napoli: Denunciati 6 usurai da noto imprenditore
Sei persone sono state destinatarie di misure cautelari da parte dei carabinieri per aver preteso interessi usurai a carico di un noto imprenditore di Napoli. Quest’ultimo ha la sua attività nel quartiere di Soccavo ed è anche referente d’area del Partito Democratico. Dopo aver restituito una somma di 100mila euro a causa di prestiti ottenuti durante l’emergenza Covid, l’uomo si è finalmente deciso a rivolgersi alle forze dell’ordine.
I carabinieri della Compagnia Napoli Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di sei persone, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura locale. Tra i sei indagati, due sono in carcere, due agli arresti domiciliari e due sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di usura, aggravata in concorso, estorsione e tentata estorsione aggravata ai danni dell’imprenditore napoletano.
L’attività investigativa è stata avviata a seguito della denuncia presentata dall’imprenditore locale, proprietario di un’azienda di assistenza su prodotti informatici e referente d’area del Partito Democratico di Soccavo. L’uomo si era indebitato con una serie di usurai per ottenere prestiti in denaro necessari al sostentamento della sua attività economica, la quale era entrata in crisi durante la pandemia da Covid-19.
Grazie alle dichiarazioni della vittima e all’analisi delle chat presenti sullo smartphone dell’imprenditore, i militari dell’Arma e la Procura di Napoli sono riusciti ad acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati. Questi avrebbero prestato denaro sfruttando lo stato di bisogno della vittima, con la richiesta di interessi usurari. In particolare, la vittima è stata costretta a restituire un totale di circa 100.000 euro, al netto degli interessi, per prestiti che andavano dai 6.000 ai 71.000 euro.
Durante le operazioni, i carabinieri di Bagnoli saranno impegnati anche in un sequestro preventivo dei conti correnti degli indagati.