Fallimento Egiro: Rosario Pellegrino assolto dall’accusa di bancarotta

Rosario Pellegrino, imprenditore salernitano, è stato assolto dai giudici della prima sezione penale nel processo riguardante il fallimento dell’azienda Egiro 68. L’ex patron della Pelplast e ex presidente della società di pallamano femminile era stato accusato di bancarotta, ma i giudici hanno stabilito che “il fatto non sussiste”.

Secondo l’accusa, Pellegrino avrebbe causato il fallimento della società attraverso operazioni dolose e con dolo. Nel 2016, il Tribunale di Salerno aveva dichiarato il fallimento dell’azienda che produceva materiale plastico. La pubblica accusa sosteneva che nel 2015 Pellegrino avesse distratto il patrimonio societario, composto da macchinari, impianti ed attrezzature. Nel bilancio del 31 dicembre 2014, questi beni erano valutati 215,140,46 euro, mentre nel bilancio dell’anno successivo venivano contabilizzati per un valore residuo di poco più di 18mila euro.

Nonostante le accuse, i giudici hanno ritenuto che non vi fossero prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza di Pellegrino. L’imprenditore è stato quindi assolto e ha ottenuto la piena riabilitazione.

Questa sentenza rappresenta una vittoria per Pellegrino, che ha sempre sostenuto la sua innocenza. La sua difesa ha dimostrato che non vi era alcuna intenzione di causare il fallimento dell’azienda e che la valutazione dei beni aziendali era stata effettuata in modo corretto.

L’assoluzione di Rosario Pellegrino mette fine a un lungo periodo di incertezza per l’imprenditore e rappresenta un importante punto di svolta nella sua carriera. Ora potrà concentrarsi su nuovi progetti e tornare a dedicarsi con entusiasmo al mondo degli affari.

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